IL MURO DEI TIFOSI

Caro Paolo59 quando ti chiedi “allora il progetto si sta smontando” io vado oltre e ti chiedo “ma quale progetto vedi ?” Bisogna distinguere da quello che si chiama “desiderio” a quello che si chiama “progetto” che presume delle “fondamenta”. Un progetto per essere credibile DEVE avere delle fondamenta su cui poggiare. Ora il presidente Trevisan ci dice “L'OBIETTIVO E' RIPORTARE IL CHIETI CALCIO IN LEGA PRO” . Benissimo. Ora ti dico il progetto che ho io “ VOGLIO SCOPARMI MONICA BELLUCCI”. Ora tu Paolo59 ti trovi davanti questi due progetti fatti da due persone serie e meritevoli di attenzione. Penso che sulla speranza di riuscita del mio progetto tu mi chiederai se sono in possesso di questi requisiti :
a) UN ETA' ADEGUATA
b) UN CONTO IN BANCA PARI A QUELLO DI BERLUSCONI
c) UN ASPETTO FISICO ALMENO PARI A QUELLO DI BRAD PITT
d) UNA RESISTENZA E DIMENSIONI PARI A ROCCO SIFFREDI.
Ecco se ho almeno qualcosa di questi requisiti il mio progetto ha qualche speranza di andare in porto.
Caro Paolo la stessa cosa devi fare davanti al progetto del dott. Trevisan e andare a vedere su quali requisiti si fonda per avere speranza di andare in porto.
A) AMBIZIONE
CAPACITA' DI GESTIRE E STRUTTURARE LA SOCIETA'
C) CAPACITA' ECONOMICA CHE PERMETTE DI AVERE UNA SQUADRA PIU' FORTE DI UN GIULIANOVA O DI UN AQUILA O DI ALLESTIRE UNA SQUADRA DI ALTA CLASSIFICA IN UN CAMPIONATO DILETTANTI.
Se vedi qualcosa di questi requisiti allora il progetto ha qualche speranza di andare in porto ma se vedi segnali OPPOSTI( non ultimo la facilita' di come il river ha abbandonato il cosidetto progetto) allora anche questo progetto puo' essere EQUIPARATO al mio progetto. E allora non siamo di fronte a dei progetti MA SONO SOGNI.

X amministratori certo che autorizzo

X Paradiso

Caro Paradiso, d'accordo sui tuoi dubbi di fondo, ma esistono anche delle spiegazioni e degli atti formali che vanno rispettati. Se mi dichiaro o qualcuno al posto mio dichiara che il River è il settore giovanile del Chieti, sarai d'accordo con me che al di la dei tuoi leggittimi dubbi e delle tue osservazioni meritevoli di considerazione, ci siano delle domande che meritano risposte? Come fai a passare da uno status di società satellite (immagino legalmente formalizzato) a quello di sociétà che decide da sola? O ci hanno raccontato palle allora, oppure qualcuno non la dice tutta adesso! Stiamo smontando il progetto? Nessuno lo ha detto ma lo stanno facendo? Ci sono manovre che non vengono dette ma che hanno un respiro molto più ampio? Paradiso, Trevisan ha una ditta che vende prodotti e servizi a forte contenuto tecnico e lui è laureato in economia e commercio, quindi se non fosse capace nel delegare, o a comperare le competenze dove si trovano avrebbe chiuso il suo business da un bel po'. Quindi se è abituato a delegare significa che lo fa anche per il Chieti, perchè dovrebbe cambiare il suo modus operandi tra una ditta e l'altra? forse finora ha scelto male, ma non credo che sia un problema di delegazione. Rispetto la tua analisi e i tuoi dubbi ma dire che la causa principale è la sua incapacità a delegare non mi sembra la giusta spiegazione. Il difetto nel funzionamento è molto più sottile e complesso. Per me pur rispettando il tuo punto di vista che trovo spieghi tante cose, rimango con i miei dubbi, rafforzati dal silenzio di qualcuno.
Ciao

il settore giovanile si lega alla società di berlusconi 
River Chieti, accordo di affiliazione col MonzaIl River Chieti entra nell’orbita del Monza. La società teatina del presidente Mauro Bassi ha raggiunto l’accordo di affiliazione con il club di Silvio Berlusconi che milita in serie B. L’intesa prevede uno stretto rapporto di collaborazione tecnica mirato a migliorare le metodologie del lavoro e la crescita dei giovani. «Ogni mese avremo la presenza di responsabili tecnici del Monza che visioneranno i nostri ragazzi e verificheranno l’andamento delle squadre, fornendo consigli anche ai nostri allenatori», spiega il presidente teatino Bassi. «È un’opportunità importante per i nostri ragazzi e siamo contenti di essere affiliati a una società seria e ambiziosa come il Monza». Il referente del Monza per l’Abruzzo è Antonio Palladinetti, dirigente noto del calcio abruzzese. «Sono contento che il Monza sbarca in Abruzzo e grato alla società brianzola per l’opportunità che mi ha dato», dice Palladinetti. «La prima società a cui ho pensato per fare l’affiliazione è il River perché tutti conoscono l’importanza del club in Abruzzo e la sua tradizione a livello giovanile. Questa è una società che ha formato tanti giocatori che poi hanno spiccato il volo nei professionisti». 
Ma cari amici cosa c'e' da meravigliarsi di fronte a questa notizia ? Ci si sposa con chi HA UN PROGETTO con chi HA DELLE AMBIZIONI con chi ISPIRA FIDUCIA. Ora obiettivamente provate a riflettere e ditemi spiegatemi QUALE PROGETTO AVETE VISTO FINO AD OGGI NELLA GESTIONE TREVISAN NEL CHIETI CALCIO. Sotto qualsiasi aspetto sia NEI RISULTATI SUL CAMPO E SIA NELLA STRUTTURA SOCIETARIA. Poi cercate di spiegarmi il perche' il presidente Trevisan non riesce ad avere soci non riesce a legare con nessuno ma rimane sempre solo. QUALE E' QUESTO PROGETTO ? DOVE SONO LE BASI PER QUESTO PROGETTO ? Si vede UN PROGETTO A LIVELLO GIOVANILE ? PERCHE' COME NEL CASO DEL RIVER CI SI ALLONTANA DA QUESTO PRESIDENTE INVECE DI AVVICINARSI A LUI ?. Ma come fa un grosso sponsor o soci di un certo livello avvicinarsi ad una societa' che in un campionato dilettanti dice di fare UN CAMPIONATO DI SALVEZZA ? Ma ci rendiamo conto ? Per questi motivi io personalmente NON HO MAI DATO IMPORTANZA al direttore sportivo di vasto o a di meo o grandoni o a lucarelli o a giglio etc......IO GUARDO SOLO CHI E' AL TIMONE E DA QUELLO SI CAPISCE TUTTO. Quello che poi accade E' SOLO CONSEGUENZIALE alle ambizioni alle capacita' alle disponibilita' economiche di chi gestisce la societa'. E poi un altra cosa. La societa' ha sempre parlato di PROGETTO A MEDIO LUNGO TERMINE. Ora ragionate. L'obiettivo e' la lega pro. Ci troviamo nel campionato dilettanti (anticamera della lega pro). Possiamo PRENOTARE l'anno in cui vinceremo il campionato ? No. Nello sport non si puo' decidere quando si vincera'. C'e' una SOLA via quando si vuole salire di categoria. LOTTARE TUTTI GLI ANNI PER VINCERE PER SPERARE DI TROVARE L'ANNO GIUSTO. Il Matelica ha impiegato mi sembra 3 o 4 anni per poter andare in lega pro MA CI HA PROVATO TUTTI GLI ANNI FACENDO SEMPRE CAMPIONATI DI ALTA CLASSIFICA MAI DI SALVEZZA. Quindi nel caso del Chieti calcio non riesco a capire cosa si intende per progetto a medio lungo termine quando non si riesce a vincere neanche un campionato di eccellenza e quando si e' nei campionati dilettanti si retrocede pure. La mia NON e' assolutamente una critica ma e' LA MIA FOTOGRAFIA SULLA REALTA' DEI FATTI.

nicname1952 ha scritto: Caro Paolo
Mauro Bassi, presidente del River, e' persona ambiziosa e anche se negli ultimi 2 anni ha "partecipato" alla vita del Chieti FC ha sempre mantenuto la sua autonomia gestionale condensata nell'affermazione "il River e' il River, il Chieti e' il Chieti".
Chi ambisce sempre al meglio perche' dovrebbe mettere a disposizione di una squadra che milita in Eccellenza, campionato che tutto e' tranne che una vetrina, il suo settore giovanile ed una organizzazione 50ennale?
Oltre che persona colta, padrone di tutta l'area umanistica, e sin troppo buona con me, sono certo che sei bravo anche in aritmetica e saprai fare 2+2.
p.s. Mauro Bassi soffre per le disavventure del Chieti e non mi meraviglierei se un domani dovesse diventarne il presidente.

Grazie per la risposta
Non sono buono e neppure colto, osservo, lo debbo fare per mestiere io faccio una semplicissima divisione: (notizie date)/(notizie rivelatesi vere). Tu hai fatto un solo sbaglio nel 2018 quando affermasti che Trevisan non avrebbe mai fatto marcia indietro, dicesti una cosa vera sull'immediato ma non corretta sul lungo periodo, quindi hai un coefficente di affidabilità altissimo. Poi umanisticamente sono una nullità ho una laurea in una disciplina così detta delle scienze esatte, ma le scienze che sono esatte per essere tali imbrogliano, purtroppo, ed il covid lo mostra, siamo lontani dall'esattezza in ogni dominio. Osservando e ascoltanto quello che mi dici e facendo un due più due deduco che le crepe nel progetto Trevisan sembrano allargarsi, e quindi c'è chi prende le distanze. Capisco quello che dici a proposito delle ambizioni, ma dietro un ambizione deve esserci anche la sostenibilità della stessa, quindi come potrebbe un Bassi assumersi la responsabilità di una Chieti FC senza avere il dovuto portafogli? Oppure mi sbaglio? Abbiamo già dato mi sembra, con persone brillanti ma che non avevano un portafogli adeguato, pensi possa esserci in un futuro prossimo una convergenza tra portafogli e mestiere? Mi sfuggono anche gli aspetti legali di questo accordo, come può un Bassi defilarsi in questo modo? Quando dici che Bassi soffre lo dici in termini di affari che vanno male o in termini di tifo? Bassi è un tifoso del Chieti o solo di se stesso e del suo River?
Ti auguro una buon weekend e grazie per la risposta anche se mi deprime.

Caro Paolo
Mauro Bassi, presidente del River, e' persona ambiziosa e anche se negli ultimi 2 anni ha "partecipato" alla vita del Chieti FC ha sempre mantenuto la sua autonomia gestionale condensata nell'affermazione "il River e' il River, il Chieti e' il Chieti".
Chi ambisce sempre al meglio perche' dovrebbe mettere a disposizione di una squadra che milita in Eccellenza, campionato che tutto e' tranne che una vetrina, il suo settore giovanile ed una organizzazione 50ennale?
Oltre che persona colta, padrone di tutta l'area umanistica, e sin troppo buona con me, sono certo che sei bravo anche in aritmetica e saprai fare 2+2.
p.s. Mauro Bassi soffre per le disavventure del Chieti e non mi meraviglierei se un domani dovesse diventarne il presidente.

Cari amici neroverdi, forse la soluzione della decandenza della città sta anche nell'emoraggia che l'ha colpita riguardo a tutte le persone che l'hanno lasciata e che avrebbero potuto fare la differenza. I pochi Teatini rimasti, per quanto ottime persone, si sono trovate in minoranza rispetto ad una massa informe di gente di basso livello, che come cavallette sono saltate sulla città per fare quello che meglio conveniva loro a scapito della comunità, i palazzi che franano la dicono lunga, e rimangono un piccolo esempio di scempio tra gli scempi. Ma Chieti come dice un vecchio adagio quando si riferisce al Santo patrono:- San Justine prutegge lu furastière- Questo la dice lunga sul rapporto Chieti- Teatini.
Immaginate con quanta passione un Signor Licio avrebbe potuto far bene alla città se politicamente impegnato per essa.
Ritorno al Calcio senza non aver prima ringraziato Paradiso per il gesto che ha compiuto, caro Paradiso appartieni a quella categoria di persone per bene che hanno popolato la mia infanzia, persone integre, persone capaci di avere una morale di vita e di comportamento tali da renderle persone di rispetto e non bestie virtuali o bestie tout court, ometto gli ultimi scandali della sanità pubblica cittadina, ma basterebbero questi fatti a farvi capire chi intendo per bestie. Bravo e grazie perchè profumi la mia giornata di cose fatte bene ed oneste, mia madre non mancava mai di Fare la croce à lu mort, un gesto semplice ma pieno di rispetto per la persona che ci lascia e per la sua famiglia. Bravo e grazie.
Ora vengo al secondo punto della mio post. Il Monza firma un accordo con il River, domanda per tutti ma sopratutto per Nicname, ma il River non curava il settore giovanile del Chieti? Cosa significa questo accordo e come impatta sul Chieti FC? Oppure il Chieti entra nell'orbita Monza e l'articolo non dettagliava come avrebbe dovuto? Nic di solito sei meglio dell'ANSA, sai dirmi qualcosa?
Un saluto a tutta la comunità.

Ho conosciuto Licio una decina di anni fa. Ricordo che leggendo i vari post dei tifosi mi imbattevo in questo Licio Esposito e mi chiedevo “ ma chi cazzo e' questo Licio Esposito che sa del Chieti Calcio piu' di me ? “. Mi ritenevo quello che ne sapeva di piu' sopratutto per via dell'eta' e per conoscenza diretta che ho avuto con giocatori negli anni 60 e 70. Comunque ero curioso di conoscerlo dato che avevo scoperto che abitava a Varese e io a Milano. Gli telefonai e lui mi invito' ad andare a trovarlo. E quando lo conobbi capii con chi avevo a che fare. Potevo solo inchinarmi davanti a lui sia per quanto riguardava il Chieti calcio la sua storia ma sopratutto per la conoscenza che aveva della citta' di Chieti e per la sua cultura che andava oltre all'aspetto sportivo. Ricordo che quel primo incontro' duro' almeno 3 ore. Appena gli parlavo della mia casa in via Arniense dove sono nato lui sapeva dirmi tutto dai vicini di casa che avevo alle foto della mia casa di inizio secolo. Rimasi stupefatto. Conosceva Chieti la sua storia come le sue tasche. Trasudava un amore per la nostra citta' di qualcosa di viscerale. Gli parlavo del campetto dei preti dove giocavo a pallone dei miei amici con cui giocavo : i fratelli Berardi (Dino e Walter) Aldo Di Pietro Piero Maccione Giulio Crastia e tanti altri. E lui li conosceva tutti se non personalmente ma sapeva chi erano. Gli parlavo dei miei amici di via Arniense di via Paradiso. Gli parlavo dei miei compagni di scuola delle elementari come Enzo de Iuliis (il mitico cipolla) o Fabrizio Franceschelli (che lavora per chi l'ha visto). Sapeva tutto. Poi mi fece vedere il suo computer e li' mi sono davvero spaventato. In pratica mi spiegava che tutta la memoria del computer era occupata dal Chieti calcio con date schede dei giocatori partite. Insomma una enciclopedia di notizie. Devo dire che anche io gli davo notizie su calciatori che ho conosciuto personalmente e con i quali avevo anche rapporti di amicizia come Calisti Rama Bianchini Masiello Sanseverino e tanti altri. Gli diedi anche delle foto riguardanti il Chieti di quegli anni. Rimase colpito quando seppe che ero presente a Trani in quella partita storica che vide il Chieti sfiorare la serie B. Parlare con lui era un arricchimento a 360 gradi dove l'aspetto sportivo era una minima parte. Conosceva Chieti e la sua storia a livello altissimo pur avendola lasciata trasferendosi al nord. Quando dopo almeno 3 ore lasciai la sua casa e salii in macchina per tornare a Milano mi sono detto “ ho capito chi e' Licio Esposito. Ho solo da imparare da una persona cosi' e non solo per il Chieti calcio “

...grazie sig.Paradiso,

Grande Paradiso il popolo neroverde ti ringrazia.

caro nic si' ce l'ho fatta. ho scattato anche due o tre foto ma ho avuto poco tempo. il tempo di una preghiera e di dargli un saluto da parte di tutti voi.

paradiso ha scritto: Ho portato a licio il saluto di tutti voi. Riposerà nel cimitero di Giubiano in pratica in varese.

Paradiso......vuol dire che ce l'hai fatta????
Di questi tempi hai compiuto un'impresa!!!
Sono certo che Licio tramite te ha percepito la vicinanza e l'affetto di tutti noi.
Bravo e grazie.
Lo hai detto e lo hai fatto!!!

Ho portato a licio il saluto di tutti voi. Riposerà nel cimitero di Giubiano in pratica in varese.

Sarebbe un atto dovuto per tutto l amore che ha sempre dimostrato per i colori neroverdi.....se qualcuno della nuova giunta per caso leggesse ne tenga conto

Io l avevo buttata li.. Ma vedo che altri mi stanno venendo dietro condividendo l idea di intitolare la tribuna al grande Licio.. Io non so quali siano i passi per arrivare a ciò ma u a raccolta firme da inviare a chi di dovere penso sia il primo passo... Chi ne sa di più si faccia avanti...

Cari amici neroverdi, anch'io mi stavo organizzando per fare un salto a Varese, a rendere omaggio al grande amico in comune, purtroppo le restrizione, il divieto di uscire dal comune mi impedisce di presenziare. Avevo già pronta la sciarpa quella degli irriducibili da mettere sulla bara. Peccato, vorrà dire che mi faro dire in quale cimitero sarà tumulato cosi gli porterò dei fiori a nome del sito e della citta di Chieti.
Mi auguro che si vada avanti per intitolargli la tribuna.
Momento triste, ma sono ottimista ne usciremo ancora più forti.
Un saluto.

Caro nic ti ringrazio