Il Chieti torna da Castelfidardo con i tre punti dopo una partita giocata contro una squadra che fa di corsa e intensità le sue armi migliori, ma contro la quale gli uomini di Amaolo hanno saputo far valere la propria esperienza colpendo al momento giusto ed erigendo una muraglia efficace fino al 95°.
Il Chieti scende in campo con Vuthaj di ritorno dalle tre giornate di squalifiche, ma senza giocare a tre punte: Tourè infatti agisce sulla destra mentre Ceccarelli svaria tra il fronte d’attacco e il centrocampo. Lo spartito appare chiaro sin dall’inizio con i padroni di casa a fare il ritmo e ad aggredire gli spazi collezionando 4 calci d’angolo nei primi 5 minuti. Il Chieti cerca di organizzarsi e, dopo l’iniziale pressione avversaria, inizia ad uscire dalla propria metà campo grazie soprattutto alle accelerazioni di Tourè che al 9° la mette al centro dove Vuthaj la tocca sul primo palo quel tanto per metterla in rete. L’arbitro però dice che c’era un fuorigioco.
L’ala francese crea anche un’altra occasione 5 minuti dopo mettendo al centro una palla sulla quale Ceccarelli la colpisce in scivolata, ma la palla è troppo centrale e il portiere delle fisarmoniche può deviarla in angolo. Schema identico 6 minuti più tardi, anche se stavolta l’ex laziale non ci arriva in spaccata per un soffio. Il Chieti dunque c’è, ma il Castelfidardo non alza il piede dall’acceleratore neppure per un attimo attaccando con almeno due giocatori ogni portatore di palla neroverde, talvolta anche con durezza. Ed è proprio Ceccarelli il più bersagliato tanto che dovrà uscire per qualche minuto per farsi curare e alla fine chiedere il cambio all’intervallo.
Al 27° il gol: Vuthaj si libera per il tiro e la palla va in calcio d’angolo. Sulla ribattuta della difesa locale, Della Quercia arriva da dietro e, senza pensarci due volte, spara dal limite dell’area un tiro di collo pieno che si abbassa colpendo il palo e gonfiando la rete. Gol bellissimo che suggella l’ottima prestazione di un giocatore capace di dare sicurezza alla retroguardia e di inserirsi al momento giusto. Il Castelfidardo sembra accusare il colpo e allenta un poco la presa, così che il Chieti può controllare con un certo agio le giocate di una squadra giovane e volenterosa, ma che non riesce a creare pericoli veri neppure con il suo bomber, Nana Pere (9 reti in campionato).
Il secondo tempo si apre con Grandis al posto di Ceccarelli e Touré che gioca più a centro, lasciando ai laterali di centrocampo il lavoro di rilanciare. I marchigiani ricominciano a macinare gioco, ma la loro frenesia gioca brutti scherzi ai loro nervi. E così che prima Nana Pere rimedia un giallo per proteste e al 75° tocca a Fabbri prendersi la seconda ammonizione per aver sbattuto la palla a terra e aver detto qualcosa di troppo a due passi dall’arbitro dopo che era stato fischiato un fallo contro i padroni di casa. Qualche minuto prima Servalli – buona la sua prova – aveva compiuto un intervento decisivo deviando in angolo un forte tiro rasoterra uscito da una selva di gambe.
Vuthaj, generoso ma inconcludente, avrebbe l’occasione per lo 0-2, ma a due metri dalla porta non riesce a deviare la palla in modo incisivo da spingerla in rete. Il Castelfidardo continua la sua proiezione offensiva e al quinto minuto di recupero ferma il respiro dei 100 tifosi teatini accorsi nelle Marche con un colpo di testa che finisce di poco sopra la traversa. Finalmente arriva il triplice fischio che vuol dire altri 3 punti messi in cascina nel giorno in cui la Sambenedettese, con uno 0-3 che non ammette repliche, dice a L’Aquila che l’inseguimento è finito anche per lei.
L’appuntamento è per domenica prossima, 2 febbraio, allo stadio Guido Angelini, con il Senigallia che oggi le ha prese per 3-1 dall’Ancona. La speranza è che si continui con la striscia positiva di risultati e che finalmente si possa festeggiare una vittoria in casa.