Il Chieti vince e convince la terza partita consecutiva dell’era inaugurata da Pasquale Luiso con un 2-0, classico nelle proporzioni così come nel modo in cui è stato costruito e gestito. I neroverdi infatti sono entrati in campo con la giusta determinazione dominando il rettangolo in lungo in largo e colpendo senza pietà: dapprima è Gaye al 24’ a metterla dentro con una bella azione e poi è Fall, con una manovra ancora più corale e spettacolare, a portare il Chieti sul doppio vantaggio al 39’. Il risultato è l’espressione di un dominio incontrastato da parte di una squadra che sembra non solo aver ritrovato la convinzione, ma anche una solidità tattica finora mai vista in questa stagione, fatta di scambi veloci, inserimenti, chiusure puntuali e di incisività sotto porta.
Il secondo tempo invece il Chieti controlla e arretra il baricentro, forse troppo, lasciando che il Riccione faccia la partita, ma entro certi limiti. I romagnoli infatti manovrano e attaccano, ma non in modo arrembante, e arrivano spesso al tiro, ma senza mai rendersi davvero pericolosi. Luiso poi si tiene i cambi per gli ultimi 15 minuti rompendo il ritmo all’avversario che, non vedendo i frutti del proprio forcing, si va spegnendo. L’unica occasione del Chieti è per Fall che si fa 60 metri di campo palla al piede, ma non riesce a concludere esausto. Alla fine, dopo 5 minuti di recupero, il pubblico dello Stadio Guido Angelini può festeggiare una vittoria conquistata con autorità e sicurezza. Sugli scudi soprattutto Forgione, tornato ai suoi livelli dopo domeniche di anonimato, ma anche Conson, Fall e Mercuri. Autentica sorpresa Gaye, che ha dato energia e geometrie al centrocampo e oggi ha anche segnato il suo primo gol in neroverde sbloccando il risultato.
Il Chieti sale quindi a 42 a punti, a tre lunghezze dalla zona playoff. E in una domenica nella quale le due squadre di testa impattano sullo 0-0, aumentano i rimpianti per un pezzo di campionato letteralmente buttato alle ortiche. Ora sotto con la Sambenedettese che ci attende giovedì prossimo allo Stadio delle Palme. Le motivazioni sono altissime per entrambe le squadre: i marchigiani devono provare a riprendere il Campobasso a 5 giornate dalla fine per giocarsi le ultime chance di vittoria finale, il Chieti deve dimostrare a se stesso che è una delle quadre più forti del campionato e, se la classifica non dice altrettanto, non è certo per colpa della squadra. Il nostro dovere di tifosi è esserci, anche se è un giovedì feriale.