Coppola

 

Il Chieti torna alla vittoria battendo per 2-1 il Vastogirardi e riesce a conquistare tre punti che pesano come oro massiccio dopo 81 giorni e 9 turni nel corso dei quali i neroverdi erano riusciti a racimolare tre pareggi e cinque sconfitte. Gli uomini di Luiso sono passati in vantaggio su rigore netto procuratosi da Mercuri e realizzato con freddezza da Ameth Fall ad un minuto dalla fine di un primo tempo anonimo, a parte una bella parata di Antignani e l’assenza dei tifosi nei primi 20 minuti dalla Curva Volpi dove era stato affisso lo striscione “Sartiano vattene!”. I sostenitori neroverdi, una volta entrati, hanno fatto sentire come sempre il loro sostegno esponendo anche uno striscione per Danilo Coppola (nella foto).

Lo stesso Mercuri segna il 2-0 al 4’ della ripresa, ma gli spettri riappaiono quando Iacullo 4 minuti dopo indovina dalla distanza un tiro che finisce nel sette della porta del Chieti. Fino alla fine c’è poco da segnalare tranne il solito errore di Conson – al quale oramai siamo abituati da almeno 7-8 domeniche e che, per fortuna, non sortisce alcun effetto… – e una squadra comprensibilmente contratta e impaurita di fronte alla possibilità di subire un pareggio che, per merito dei neroverdi o per demerito degli ospiti, non arriva.

Con questa vittoria il Chieti sale a 36 punti che vogliono dire 8 lunghezze in più della soglia playout alla vigilia della trasferta a casa del Fossombrone che oggi ha perso 1-0 dal Matese, ma tra le mura amiche ha conquistato 24 dei 34 punti che ha in classifica e ha segnato 16 dei 24 gol totali messi a segno subendone solo 6 sui 14 finora ricevuti. Dunque, una compagine che subisce poco, ha raccolto gran parte del proprio bottino sul proprio terreno e vorrà continuare a farlo per mettersi al sicuro in classifica il prima possibile.

Il Chieti ha lo stesso obiettivo e, se possibile, deve sfruttare questa agognata vittoria per ritrovare morale e avere l’orgoglio di ridare un minimo di dignità ad un campionato gestito in modo semplicemente autodistruttivo, ma non al punto da frantumare la nostra fede. La Curva Volpi anche oggi lo ha dimostrato. Dalla società oramai non ci aspettiamo nulla: assente o inerte quando serve, viceversa presente (anche troppo) quando invece sarebbe meglio tacere o far parlare i fatti. La speranza è che invece in questa squadra ci siano uomini nei quali i giocatori si sono solo smarriti, ma i cui attributi sono rimasti al loro posto.

Un pensiero infine va a Danilo Coppola che sta combattendo la sua personale battaglia: caro Danilo, se picchi come hai sempre picchiato, le mura dell’ospedale che ora ti ospita non hanno scampo. Ce la farai. Un caro abbraccio e tifa per noi: ne abbiamo davvero bisogno. Forza Danilo e Forza Chieti!

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