(F.Z.) Alessandro Lucarelli nei due mesi del campionato che fu non fece altro che ripeterci di avere la massima fiducia in Luca Fabrizi il cui rendimento era inferiore alle aspettative. "In questo ragazzo credo ad occhi chiusi" ribadiva. Oggi l'attaccante che aveva vinto il campionato di Eccellenza con il Castelnuovo sta ripagando la stima che il tecnico avezzanese ha sempre avuto nei suoi confronti. Contro il Lanciano ha sbloccato il risultato, oggi a Pescara contro il Delfino ha messo a segno nei minuti finali una rete pesantissima: tre punti d'oro che proiettano il Chieti in vetta alla classifica in una situazione di splendida solitudine. Il che rappresenta un propellente psicologico formidabile.
C'era una volta una squadra neroverde che andava a Pescara allo stadio Adriatico per confrontarsi con i rivali di sempre. Con il mondo sottosopra, oggi quella squadra è andata a sfidare Il Delfino Flacco Porto, rispettabilissimo club (era primo in clsssifica, imbattuto dopo 7 turni, a fine ottobre) su un sintetico che tradisce l'età avanzata, un sintetico liso e rattoppato. Tant'è. Poco è mancato che il Chieti non riuscisse a far sua l'importantissima gara avendola disputata in 10 contro 11 per quasi l'intera sua durata. È avcaduto che un elenento esperto come Cristiano Verna si sia fatto cacciare dopo appena 3 minuti dal via per un improvvido intervento. Entrata da arancione, ma fra le due tonalità a disposizione l'arbitro (aquilano!) ha scelto quella rossa. E ti pareva... Comunque più colpevole Verna,.non ci piove. In dieci il Chieti ha giocato col cuore: grinta, attenzione, concentrazione, raddoppi con una forza fisica impressionante (tanto di cappello a chi ha curato la preparazione atletica), ma qualità zero. Com'era inebitabile. 0-0 ineludibile, poi Fabrizi ha dato al match l'indirizzo a quel punto non più atteso. Bella la mossa di cambiare a metà ripresa la coppia offensiva: fuori Galli-Spadafora (grandi nella lotta, ma poco incisivi per la prevedibile assenza di rifornimenti), dentro Fabrizi-Rodia.
Esemplare l'onestà intellettuale di Alessandro Lucarelli nelle interviste del post partita. A quelli che ne lodavano i cambi decisivi ha replicato così: "Adesso le sostituzioni che ho effettuato vengono definite determinanti perché abbiamo vinto, ma con un risultato diverso credo che non avrei riscosso tanti aporezzanenti. In realtà a questi cambi avevo già pensato all'intervallo, nessuna improvvisazione. Piuttosto bisogns sottolineare che dopo l'espulsione di Verna non ho cambiato disegno tattico, abbiamo continuato con le due punte e con tutti gli altri accorgimenti studiati. Proprio perché questa difficile partita la volevamo vincere e fino alla fine abbiamo fermamente creduto di poterla portare a casa. Ma non abbiamo fatto niente, non dobbiamo vanificare questa impresa". Il pensiero va già all'Aquila...
Rosa ampia, altro segreto. "Ringrazio la società che mi ha messo a disposizione un gruppo ampio. Siamo in trenta, tutti bravi e tutti uniti da un forte legame. Quelli in tribuna mi sono sembrati degli ultras. Chi sta fuori tifa per i compagni in campo e questo mi piace". Domenica partita-chiave contro L'Aquila. "Anche in Eccellenza resta sempre un gran bel duello. Sono imbattuti e non hanno subito gol dall'inizio dell'annata. Ma noi abbiamo entusiasmo, stiamo bene e non vogliamo fermarci".
Anche il patron Giulio Trevisan ha sottolineato lo spirito del gruppo: "Questo spirito sta facendo la differenza. Non discuto le loro qualità tecniche, mi stanno impressionando le qualità umane dei ragazzi che abbiamo. Oggi vittoria del cuore". D'accordo.

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