Ventotto anni fa oggi ci lasciava Ezio Volpi l'allenatore più amato dai tifosi neroverdi. Non aveva nemmeno 59 anni, li avrebbe compiuti di lì a poco (era nato a Milano il 4 maggio 1934). Ezio si spense a Porto Santo Stefano, dove viveva la moglie, la signora Lucia titolare di un importante studio legale. La notizia, pur attesa, sconvolse tutti e il dolore fu unanime per l'affetto e la gratitudine che il popolo neroverde nutriva verso questo allenatore che aveva dato tutto se stesso per fare grande il Chieti. Ezio giunse nella nostra città nell'autunno del 1977 per sostituire Toni Giammarinaro alla guida di una squadra che non aveva dato risultati in linea con l'investimento economico compiuto dalla nuova Società per azioni alla quale avevano dato vita gli imprenditori teatini dopo l'era legata al nome di Guido Angelini. Ezio quell'anno portò il Chieti tra le formazioni ammesse nella neonata C1. In seguito le lotte intestine scatenatesi tra dirigenti che non si amavano avviarono la promettente esperienza verso un triste epilogo. Dopo la salvezza conquistata nel 1979 (quando vi fu uno straordinario torneo anglo-italiano che ancora oggi tutti ricordano), nell'80 risultò impossibile evitare la retrocessione in serie C2. Ferita che mai si rimargino' nel cuore di Ezio. Così quando nel 1990 Claudio Garzelli lo richiamò al Chieti, accettò meditando la propria personale rivincita. Che colse con una trionfale promozione. Era a quel punto un tecnico tra i più esperti e competenti, capace di valorizzare al massimo un gruppo straricco di qualità. La salvezza dell'anno successivo coronò il suo secondo ciclo teatino, un biennio bellissimo grazie anche all'illuminata gestione del Gruppo Mancaniello. Ezio resta nel cuore dei tifosi certamente per la sua indiscutibile preparazione professionale (4 promozioni in carriera con Francavilla, Asti, Nocerina e Chieti), ma soprattutto per le sue doti umane: onesto, leale, mite e immensamente legato ai colori neroverdi. Lo ricordiamo così nell'anniversario della scomparsa, immaginando l'applauso della Curva che porta il suo nome.

 

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