(F.Z.) Un breve ma intenso viaggio nell'ignoto. È una grande incognita questo campionato in miniatura che partirà domenica prossima 11 aprile. "Dopo più di cinque mesi di stop sarà un nuovo inizio per tutti - riflette Alessandro Lucarelli l'allenatore del Chieti - ed inoltre le squadre si sono largamente rinnovate, alcune totalmente ricostruite, motivo in più per dire che ci aspetta un torneo assolutamente indecifrabile. Nessuno può fare previsioni che abbiano un minimo di attendibilità". 
La squadra neroverde si sta allenando duramente sul campo in sintetico di Tollo senza poter sostenere alcun collaudo perché tutte i club  hanno chiuso l'attività. "Problema anche questo comune nel senso che è un'esperienza nuova sia per me sia per gli altri tecnici. Come si vede ogni cosa non ha precedenti, è tutto inedito. Noi del Chieti abbiamo intensificato il lavoro, aumentando i carichi, e organizzato qualche partitella in famiglia per ovviare all'impossibilità di verifiche diverse. Il Chieti è una di quelle formazioni che presentano un gran numero di novità e cerco di accelerare i tempi per dar modo ai ragazzi di arrivare alle necessarie conoscenze reciproche".
Nelle sette partite disputate prima del blocco di fine ottobre il Chieti aveva mostrato limiti documentati in maniera inequivocabile dal grave ritardo che aveva già accumulato rispetto alle squadre di testa (10 punti contro i 17 di L'Aquila e Delfino Flacco). "È vero, le cose non stavano andando bene tant'è che era già maturata l'idea di operare diversi cambiamenti nell'organico nella certezza  che intervenendo nel modo giusto e con 31 partite ancora da disputare le possibilità di vincere il campionato erano per noi intatte. Questa convinzione ci spingeva a programmare innesti per il potenziamento di un gruppo che aveva mostrato qualche problema per nostri errori di valutazione. Adesso siamo a posto. Il rinnovamento è stato ampio e profondo, ho un numero di scelte adeguate dal punto di vista della qualità e della quantità in ogni reparto. Dispongo di una rosa bene assortita, c'è un'opportuna concorrenza interna, cosa che deve rappresentare uno stimolo per i ragazzi. Siamo pronti per raggiungere l'obiettivo". 
Saranno due mesi da vivere a ritmi serrati: 12 partite, quasi 12 finali. C'è stata infatti una corsa agli acquisti da parte delle sette società che riaccendono i motori. "È accaduto proprio questo perché vogliono tutti far bella figura e tentare di cogliere l'opportunità che si presenta. Schierati alla pari sulla linea di partenza, decisi a tagliare per primi il traguardo. Come andrà a finire? Le previsioni guardano a noi, all'Aquila e all'Avezzano, ma io ripeto che è azzardato un pronostico visto che tutti gli organici sono stati potenziati. L'Aquila ha consolidato un gruppo già valido, l'Avezzano ha fatto parecchi  importanti inserimenti, la stessa Angolana ha chiuso una lunga serie di interessanti  trattative. Come il Lanciano e il Delfino che a questo punto non è più una sorpresa. Ogni squadra ha le sue ambizioni anche se qualcuno tenta di nascondersi... Insomma siamo sotto il cielo dell'incertezza". In più c'è la spada di Damocle del virus che può colpire chiunque in qualsiasi momento. "Ecco un altro pesante fattore di rischio, la pericolosa mina vagante. Noi stiamo gestendo la delicatissima situazione con continui tamponi. Ne abbiamo altri due la settimana prossima, il primo, nostro, martedì e il secondo, posto in calendario dalla Lega, giovedì. Inoltre raccomando continuamente massima prudenza, di adottare sempre le misure di sicurezza che ormai ben conosciamo.  Ho avuto rassicurazioni da tutti, spero non ci siano sorprese. Indubbiamente il cammino dipenderà largamente da quanto accadrà sul versante-covid".
Infermeria vuota, finora da registrare solo casi di affaticamento che hanno richiesto lavoro differenziato. Domani, Pasquetta, si torna al lavoro dopo la pausa di oggi. In settimana si dovrebbe perfezionare la trattativa per il tesseramento di Niccolò Corticchia, centrocampista di formazione juventina, classe 1993, che già si allena con i neroverdi. La Vigor Lamezia però ha avanzato richieste che Trevisan, Mergiotti e Paciarella non intendono accogliere. Vedremo se il club calabrese cederà.
 
Chieti fc
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