Il solito Chieti corsaro va a Teramo a prendersi i tre punti dopo una partita ad alta intensità che ha ammutolito la curva di casa e fatto richiudere la ruota a qualche volatile in campo, grazie ad una prova di sofferenza e ad un Dardan Vuthaj, finalmente sbloccatosi, autore di una doppietta con un primo gol da cineteca del calcio.
Neroverdi senza i loro tifosi a causa del noto quanto insensato divieto contro il quale neppure il ricorso, rigettato dal TAR con motivazioni quantomeno discutibili, da parte degli 89 Mai Domi ha potuto fare qualcosa. I sostenitori però aspettano alle 10:30 la squadra prima che salga sul pullman che li porta a Teramo e la caricano di cori ed energia in vista della partita. Sulla distinta Mercorelli è confermato tra i pali e Amaolo stavolta sceglie di mettere Conti al posto di Oddo.
La partenza parte meglio per i neroverdi che hanno più occasioni, ma appaiono troppo timidi in fase di conclusione mentre il Teramo si affida sempre alla compattezza e aggressività che la contraddistinguono non riuscendo però mai però a prendere le redini del gioco. Il Chieti allora sale e verso la mezz’ora passa in vantaggio grazie a Ceccarelli che, riprendendo una ribattuta su Vuthaj al limite dell’area avversaria, lascia partire un tiro non irresistibile, ma che finisce in rete per il vantaggio teatino fino alla fine del primo tempo.
Si aspetta una seconda frazione con i biancorossi all’arrembaggio e così è, di fronte ad un Chieti che è troppo passivo e già al terzo minuto subisce il pareggio. I padroni di casi insistono e 2 o 3 volte vanno vicini al sorpasso protestando anche per un fallo da rigore che non viene sanzionato. E proprio mentre i neroverdi sembrano all’angolo, Vuthaj si inventa un gol pazzesco con un tiro no look ad incrociare al volo di destro dopo aver stoppato in corsa la palla di sinistro. Roba da stropicciarsi gli occhi.
Ora c’è solo da sperare che il Chieti gestisca il vantaggio ed invece dopo soli 4 minuti la retroguardia teatina regala l’occasione per pareggiare che i padroni di casa non si lasciano sfuggire. Tutto da rifare con un Teramo che a questo punto vuole vincere, ma non ha fatto i conti con gruppo di ragazzi che oggi sente di avere una missione speciale e un Vuthaj che si è finalmente sbloccato. Atri 4 minuti infatti e Salto scende sulla sinistra, crossa al centro e il pallone, toccato di testa da Oddo, arriva dalle parti del bomber albanese che in spaccata la mette dentro da due passi.
Mancano 11 minuti alla fine del tempo regolamentare e l’arbitro dà altri 5 giri d’orologio di recupero che i neroverdi gestiscono bene, tranne a pochi secondi dal triplice fischio quando Touré (quello avversario) si ritrova a tre metri dalla porta sulla testa un pallone che però indirizza troppo alto sulla traversa. Il Chieti così porta a casa 3 punti fondamentali per la classifica e per l’autostima nello stesso giorno in cui L’Aquila pareggia e lo stesso fa la Sambenedettese per la terza domenica consecutiva, dopo essere andata sotto.
La squadra di Amaolo va a festeggiare verso la curva ospiti, come se fosse gremita dai tifosi neroverdi. Ma forse c’erano veramente e c’era anche Michael Luciani la cui memoria era stata oltraggiata all’andata da un gesto antisportivo in occasione del pareggio ospite. I teramani possono solo recriminare e osservare rientrare gioiosa negli spogliatoti la compagine che gli ha imposto la seconda sconfitta in casa. Per il Chieti si tratta invece dell’ottava vittoria. Centinaia i tifosi che in questi minuti stanno attendendo il ritorno dei nostri ragazzi di fronte allo stadio “Guido Angelini” dove domenica prossima è attesa la Fermana. Se vogliamo onorare il nostro orgoglio, non c’è altro da fare: vincere!