Nicola Di Matteo

 

L'ingresso e la successiva uscita di scena di Nicola Di Matteo dalla Chieti calcio sono apparsi davvero troppo strani. Il dg Adelmo Berardo e l'avvocato Stefano Marchionno ci avevano parlato di una persona vogliosa di fare calcio e molto determinata. Abbiamo contattato anche alcuni tifosi di Grosseto, Mantova, dove Di Matteo è già stato, per saperne di più su di lui avendone un’immagine univoca: quello di una persona ambiziosa.

Il giorno del suo arrivo disse: «La serie D mi sta stretta e per vincere il campionato ci vogliono due attaccanti da 20 reti e un buon portiere». Uno così non può sparire come ha fatto, adducendo come motivazione quella della distanza. Giorni fa abbiamo contattato Di Matteo inviandogli una foto dello striscione contro Ettore Serra affisso ai cancelli dello stadio Guido Angelini. Una scusa per fargli sapere che, nonostante la sua fugace apparizione, la gente a Chieti aveva accolto con ottimismo la sua discesa in campo e che un suo ritorno, affiancando Daniele Ferro, sarebbe accettato favorevolmente.

«Ci penserò» ha detto, dimostrandosi contento di questa manifestazione di affetto e interesse da parte di una piazza che lo ha visto passare come un treno che si ferma in stazione, ma ha un’altra destinazione. Quel suo «Ci penserò» per noi rappresenta ciò che auspichiamo: che Di Matteo affianchi Ferro mettendo fuori Serra definitivamente e dando vita ad un mix tra gioventù ed esperienza per mettere le basi di un Chieti grande e forte. Succederà?

Intanto oggi, martedì 13 agosto, ci sarà un incontro tra Ferro, Di Matteo e Serra a Bologna. Si parlerà certamente delle scritture private tra le parti e degli assetti definitivi per la proprietà del Chieti FC 1922. Quel «Ci penserò» per noi significava e significa «Ho voglia di fare calcio» e quindi siamo certi che si potrebbe anche parlare di un ritorno in società da parte di Di Matteo per affiancare Ferro, così da alleggerirne il carico economico ed estromettere l’attuale proprietario del Chieti, ovvero Ettore Serra, la cui volontà è uscire qualora l’offerta dei nuovi soci gli permetta di uscire senza perdere un solo euro.

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