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Tre gol, tre punti e tanti auguri di Buon Natale a tutti i tifosi neroverdi. Così il Chieti saluta allo Stadio “Guido Angelini” il proprio pubblico, il 2023 e il girone di andata battendo meritatamente e con un risultato rotondo il Matese. Un risultato che permette di riavvicinarsi alla vetta, grazie ai pareggi de L’Aquila e del Campobasso, di riconciliarsi con il pubblico dopo la sconfitta rimediata proprio in Molise, e di sfatare i tabù che incombevano sugli uomini di Chianese a proposito delle squadre di bassa classifica e dei turni infrasettimanali.

Stavolta il Chieti ha fatto valere sicuramente la legge del più forte contro un Matese che, seppure rinforzatosi con i recenti arrivi, si è rivelato poca cosa e soprattutto sterile in attacco dove, se avesse avuto attaccanti più precisi, avrebbe potuto complicare la vita a Serra, oggi autore di buone parate, ma mai davvero in difficoltà sulle conclusioni ospiti destinate nello specchio. Il Chieti inizia subito in avanti. Fall, Salvatore e Masawoud oggi appaiono subito in giornata e sono loro, insieme ad Alessandro Gatto, a creare i pericoli maggiori per la porta protetta da Shiba, autore di almeno tre interventi decisivi. Ma al 34’ l’estremo ospite nulla può contro la conclusione a rete di Salvatore dopo aver compiuto una parata prodigiosa su Fall.

I neroverdi non si fanno mancare niente nei 10 minuti successivi: un’azione pericolosa di Galesio, che per fortuna la spara alta a pochi metri dalla porta, un altro rigore non dato anche da quest’arbitro e una clamorosa palla gol che, dopo veloce azione di contropiede, Alessandro Gatto si divora letteralmente di fronte alla porta calciando male a pochi metri. Per fortuna la legge “gol mangiato, gol subito” non vale e il Chieti arriva tranquillo al duplice fischio, anzi sembra riproporre lo spartito della prima frazione riversandosi in attacco con l’intento di chiudere la partita. Con il passare dei minuti gli uomini di Chianese invece indietreggiano il baricentro, ma non perdono mai il pallino della gara.

Il Matese infatti manovra, ma senza mai riuscire ad essere veramente pericoloso. Quando invece si presenta l’occasione, il Chieti si fa pericoloso su calcio d’angolo o in contropiede. Ed è proprio su una ripartenza magistrale che al 26’ arriva il raddoppio. Masawoud sradica il pallone dalle gambe di un avversario e la smista verso Salvatore che va al limite dell’area, triangola con Fall e mette il capitano in condizione di battere a rete con un bel diagonale. Davvero un’azione bella e veloce. Il Chieti continua il suo gioco d’attesa e esaurisce tutti i suoi cambi. Ed è proprio il neo entrato Bartoli che viene toccato duro in area: ancora una volta, l’arbitro fa cenno che si può proseguire. La partita si chiude al quinto dei 6 minuti di recupero.

Postiglione infatti batte magistralmente una punizione da 30 metri che sbatte sotto l’incrocio e rimbalza forse già dentro, ma a togliere il dubbio c’è Fall che la mette dentro e chiude una partita senza storia. I video successivi mostrano che invece il gol è da addebitare a Postiglione: dunque il numero 5, teatino doc, segna il suo secondo gol in campionato mentre Fall arriva a quota 8, ma questo non toglie assolutamente nulla alla sua prestazione, da autentico leader e coronata dal significativo abbraccio con Chianese alla fine della partita. E mentre sul “Guido Angelini” scende la sera con un bellissimo tramonto, arrivano le notizie dagli altri campi con i pareggi di Campobasso e L’Aquila e la vittoria sofferta dell’Avezzano, in attesa del risultato in serata tra Sambenedettese e Senigallia.

In ogni caso la vetta è a 4 punti e questo vuol dire che questo campionato, con un girone di ritorno tutto da giocare, si può ancora vincere. Si ricomincia il 7 gennaio in casa contro un Atletico Ascoli che oggi ha vinto a Riccione con un gol dell’ex Cesario. Per allora il Chieti potrà contare sui rinforzi che ha già contrattualizzato e gli altri che potrebbero arrivare già nelle prossime ore come il centrocampista bosniaco Mario Vrdolak e il terzino fuoriquota Tortora (2005). Tra gli obiettivi l’attaccante Marko Maletic, anche lui di passaporto bosniaco, anche se nato a Belgrado, proveniente dal Renate (Serie C) e che lo scorso anno ha segnato 8 gol in 17 presenze con la Nocerina (Serie D, Girone G).

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