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Un Chieti volenteroso, ma impreciso pareggia in casa per 0-0 contro una Vastese che, per numero delle occasioni, avrebbe meritato qualcosa in più e si è dimostrata squadra di caratura. I neroverdi invece hanno giocato a sprazzi spinti, più che dalle idee, dalla voglia di fare bene di fronte ad un pubblico delle grandi occasioni (almeno 2.500 persone con il tutto esaurito in curva) e che ha onorato la festa del Centenario. Monumentale la scenografia messa in atto dalla Curva Ezio Volpi che ha esposto tutti gli striscioni storici ed uno stendardo che celebra i 100 anni dei Colori e della Città che, con incrollabile fede, li sostiene e li sosterrà per sempre.

Una cornice splendida, che ha visto la premiazione dei tre capi storici della tifoseria neroverde e alla quale è mancato il dipinto che tutti volevano, ma il Chieti visto oggi dimostra di essere in una fase involutiva dopo l’esaltante ripresa del campionato. La nota positiva è il punto guadagnato dopo la brutta sconfitta di Castelfidardo e che va preso come un punto di partenza per un altro ciclo positivo. La nota negativa è un arbitraggio del tutto inadeguato da parte del signor Leotta della sezione di Acireale, che ha negato al Chieti almeno un rigore e mezzo: forse non limpido quello per atterramento per Colibaly mentre è apparso plateale il fallo di mano in area biancorossa.

Circostanze che, insieme ad altre decisioni incomprensibili, hanno innervosito la panchina neroverde portando all’espulsione di Orlando – che era già uscito e che salterà la prossima gara contro un Castelnuovo Vomano capace oggi di espugnare il campo della capolista Recanatese per 0-1 – e all’ammonizione di mister Alessandro Lucarelli. Rimane la splendida risposta di un pubblico ed una tifoseria che, ancora una volta, hanno dimostrato di non essere secondi a nessun’altro.

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