Si è conclusa la lunga videoconferenza tra il Comitato regionale della LND e i presidenti delle sette società di Eccellenza che hanno manifestato la volontà di tornare in campo. Al termine è stato emesso un comunicato nel quale si chiede al presidente federale Gravina di consentire la ripartenza dell'Eccellenza in Abruzzo pur con soli 7 club presenti al via (la Federazione impone un minimo di dieci adesioni). La richiesta è motivata da varie ragioni quali la presenza di piazze importanti, l'aver tutte o quasi disputato 8 giornate di campionato prima dello stop di fine ottobre e l'essere state alcune (Chieti e Avezzano) già penalizzate l'anno scorso con una retrocessione d'ufficio quando mancavano 8 turni alla conclusione del torneo. Il presidente Ezio Memmo ha espresso fiducia per l'accoglimento della richiesta, Gravina farà conoscere la decisione tra domani e giovedì.

In caso di accoglimento, il minitorneo di 12 giornate con una promozione in serie D partirà domenica 11 aprile. In questo fine settimana messa a punto della parte organizzativa e compilazione del calendario. Ecco il comunicato.

Giorni importanti e decisivi nella vicenda legata alla “ripartenza” del campionato di Eccellenza abruzzese. A margine delle determinazioni assunte in campo nazionale, infatti, il presidente del Comitato Abruzzo Concezio Memmo sta informando proprio in queste ore, attraverso una riunione straordinaria in videoconferenza, i sodalizi determinati a ripartire (Avezzano Calcio, Capistrello, Chieti FC 1922, Il Delfino Flacco Porto, L’Aquila 1927, Lanciano Calcio 1920, Renato Curi Angolana), al fine di chiarire il format e le condizioni necessarie per lo start.

Nella giornata di ieri FIGC e LND hanno precisato - con apposite comunicazioni ufficiali - i dettagli dell’operazione ripartenza, fissando alcuni paletti: numero minimo di 10 squadre partecipanti per garantire il diritto di promozione alla categoria superiore per la squadra vincente; adozione integrale del Protocollo Anti-Covid della Serie D; blocco delle retrocessioni per tutte le società in organico (ripartenti e non); nessuna penale o multa per le società non partecipanti; esclusione dalle graduatorie di ripescaggio 2021/22 per le società di Eccellenza che non ripartiranno; possibilità di tesserare (prestito temporaneo con scadenza al 30/6/2021) i calciatori di altre squadre per le società che ripartiranno (sufficiente il consenso del calciatore e della società che riceve in prestito); svincolo dei calciatori delle società che non partecipano e che ne avrebbero diritto, prima della scadenza del 30 giugno 2021.

Appare dunque chiaro che, relativamente al numero minimo di società partecipanti, l’Abruzzo è in difetto di 3 unità (sono 7 le società che hanno aderito alla ripartenza), e si rende necessaria una deroga dalle istituzioni sportive nazionali, che garantisca la promozione in Serie D della società vincitrice. “Questo è lo scenario definitivo che ci ritroviamo davanti. La volontà di ripartire c’è, ma prima di riaccendere i motori sarà necessaria una deroga da parte degli organi federali competenti e della LND, deroga che abbiamo già richiesto e che resta l’ultimo ostacolo burocratico da superare. Siamo certi che le legittime aspettative dei nostri club saranno ripagate, altrimenti ci ritroveremmo costretti a chiudere qui la stagione” – così il presidente Memmo, che ha spiegato alle società di Eccellenza come il Comitato Abruzzo abbia motivato le proprie richieste facendo leva sul numero totale di gare (12 gare da giocare nel nuovo mini-campionato programmato e 8 gare già fatte nella prima fase pre-stop, in totale più di quelle che saranno disputate in altre regioni che rispettano il requisito delle 10 squadre), sulla grande penalizzazione ricevuta dalle società abruzzesi retrocesse dalla Serie D nella passata stagione, e sul grande blasone demografico e territoriale delle società aderenti alla ripartenza.

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