(F.Z.)
 Eccellenza spaccata, anzi spaccatissima. Nel corso della videoconferenza convocata oggi pomeriggio dal Comitato regionale è emersa una generale divergenza di opinioni tra le 20 società. Oggi ci sarà una seconda breve puntata e il presidente Memmo mercoledi prossimo potrà sottoporre al Consiglio Direttivo della Lega Nazionale Dilettanti il progetto per la ripresa del campionato di Eccellenza in Abruzzo. 
La situazione è questa. Per l'ok al ritorno in campo si sono espresse sei società, ben 8 sono per lo stop definitivo, una ha espresso il sì con riserva, 5 il no con riserva. Oggi i 6 presidenti del sì e del no con riserva daranno una risposta. Questo il quadro in dettaglio:
SÌ - Avezzano, Capistrello, Chieti, Il Delfino, L'Aquila, Lanciano.
NO - Bacigalupo, Casalbordino, Penne, Pontevomano, Renato Curi Angolana, Torrese, Cupello, Acqua/Sapone.
SÌ CON RISERVA: Alba Adriatica
NO CON RISERVA: Nereto, Nerostellati, Sambuceto, Villa 2015, Spoltore.
Cosa può accadere? Diciamo che tanti no, tutti da comprendere e da giustificare, possono paradossalmente facilitare le cose. Se, una volta sciolte le riserve, si aggregherrano altre squadre al gruppo delle sei che hanno detto di voler proseguire, avremo diverse opzioni per il format. Una lunga poule playoff oppure un vero e proprio minitorneo con gare di andata e ritorno da inizio aprile a giugno. Il presidente Memmo deciderà oggi sulla base dei riscontri che avrà dalle sei alle quali la notte porterà consiglio. Una cosa è strasicura: in caso di ripresa, la classifica di fine ottobre sarà azzerata e tutto ricomincerà daccapo. Virus (ovviamente) permettendo.
E se così fosse, ci sarà bisogno di un Chieti forte, molto forte...

La tribuna dello stadio Guido Angelini di Chieti.

 
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