1977-78. Claudio Berlanda con Fortunato Torrisi

 

Tre campionati nel Chieti e sentirsi neroverde a vita. Claudio Berlanda, nato  a Cavedine (Trento) il 7 agosto 1954,  importante terzino di fine Anni 70, ha giocato con il Chieti nel 1977-78 e nel 1978-79. Dopo un campionato con il Taranto (in serie B nel 1979-80) il ritorno a Chieti per disputarvi una terza stagione, quella del 1980-81. L'ultima esperienza in Abruzzo l'anno dopo a Giulianova. Bisogna ricordare che Claudio Berlanda nell'estate del 1977, quando il Chieti società per azioni debuttò con un faraonico mercato, fu tra i pezzi pregiati della campagna acquisti. Fortunato Torrisi (dal Siracusa) e una coppia di difensori presi dal Brescia, in serie B, il centrale Colzato e l'esterno Berlanda, furono dei veri grandi colpi. Claudio era reduce da quattro stagioni nel campionato cadetto, con il Brescia. Aveva esordito appena diciannovenne il 6 gennaio 1974 (Como-Brescia 1-0). Alla fine, sommando quelle col Taranto, in B collezionerà 73 presenze (l'ultima in Taranto-Genoa 2-2 l'11 maggio 1980). Eccellente il suo bilancio anche in maglia neroverde: 86 presenze e 2 reti.

"Quando mi comunicarono la notizia del probabile trasferimento al Chieti, non mancai di esprimere le mie perplessità. Lasciare la serie B per andare in C e per giunta in un posto così lontano dal Nord Italia? L'idea non mi convinceva. Poi qualche compagno mi parlò bene della zona e delle ambizioni della società e accettai". Nel Brescia allora c'erano Angelillo allenatore e in organico Garzelli, Violini e Zanotti, tutti ex neroverdi.

"Non mi sono mai pentito della scelta fatta. Ho conosciuto una regione meravigliosa e una città deliziosa, speciale. Degli abruzzesi e dei chietini, senza trascurare Giulianova, ho sempre apprezzato la dolcezza. Ecco il ricordo che porterò sempre con me di quei bellissimi anni. Il ricordo - lo ripeto spesso quando ho occasione di parlarne - della dolcezza delle persone che ho conosciuto a Chieti e un po' in tutto l'Abruzzo". Sul piano professionale esperienza con luci ed ombre, "Gruppo fortissimo il primo anno, buono anche nel mio secondo, poi i problemi della società ebbero il sopravvento e le cose non filarono per il verso giusto".

Tecnicamente molto dotato, velocissimo e di grande temperamento, Claudio in campo ha sempre dato tutto. Non dimenticheremo mai la sua prestazione contro il Livorno il 14 gennaio 1979 (battuto 1-0, gol di Luzi, prestigiosa vittoria) quando Claudio finì in ospedale per una lesione della terza vertebra (e con lui Di Carlo per la frattura del setto nasale). È rimasto legatissimo a Chieti e al Chieti. "Ho ancora tanti amici, ci sentiamo spesso, seguo le vicende neoverdi e vorrei tanto rivedere la squadra a più alti livelli".

 


Il Chieti edizione 1978-79

 

Claudio si è stabilito a Lecce. Non ha mai giocato in maglia giallorossa, ma con la scelta di Lecce c'entra comunque Chieti. Perché qui, in quegli anni, conobbe una ragazza leccese allora studentessa all'Università D'Annunzio, dal matrimonio è nato Davide, 41 anni, che vive e lavora a Londra. Anni dopo c'è stata una seconda unione, con Sandra, mancata purtroppo un anno fa. Il secondogenito, Tiziano, ha 16 anni e gioca a pallone, lui vuole ripetere il percorso del papà. "Da buon montanaro del Trentino amo tantissimo il mare e qui a Lecce si sta in spiaggia al sole per dieci mesi all'anno, ci vivo benissimo". E Chieti? "I colori del Chieti e la grande amicizia che ho con tanti fanno parte della mia vita".

 


Al mare di Lecce Claudio festeggia il compleanno del Chieti  (foto risalente al 2012)

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