(F.Z.) Nel 1925 si svolse il primo campionato regionale di calcio. Prese il via ad aprile e si concluse ad agosto con la doppia sfida tra la "Pippo Massangioli" e i "Calciatori Pratolani". I neroverdi conquistarono il titolo di campioni d'Abruzzo vincendo la gara di andata (1-3) a Pratola Peligna e pareggiando al ritorno (1-1) alla Civitella. Al torneo parteciparono dieci squadre suddivise in due gironi secondo quanto stabilito nella riunione oeganizzativa svoltasi a Sulmona in gennaio. La ripartizione era geografica. Gruppo A: Calciatori Pratolani, Sulmona, Raiano, Carsoli e Tagliacozzo. Gruppo B: Pippo Massangioli, Pescara, Castellammare, Lanciano, Vasto.
"L'Abruzzo Sportivo", quindicinale di cronaca e critica, direzione e amministrazione in Corso Marrucino 160, diretto da Giuseppe Melocchi e Nicola Orsini, nel numero del 3 agosto, dedicò l'intera prima pagina alla partita di andata ed è un esempio di giornalismo già moderno. Ad un ampio commento, contenente giudizi sui singoli neroverdi (somigliano a vere e proprie pagelle) segue una dettagliata cronaca della gara che ci piace riportare integralmente. La Massangioli si impose in rimonta. I pratolani, andati in vantaggio su rigore trasformato dallo scatenato ungherese Mazuga, vennero travolti nella ripresa dalle reti di Pampana, Fabris su rigore e Rizzoli.
"La partita - si legge - ha avuto inizio alle 17.20. I pratolani iniziano la danza puntando verso il vigile D'Urbano. Un calcio di punizione contro i neroverdi è respinto da Di Bernardo, poi è Colalongo che libera con precisi e forti rimandi. Alle 17.30 un corner contro Chieti non ha esito. Passato il primo momento di sorpresa la Pippo Massangioli invade il campo pratolano con azioni condotte da Spinelli e Rizzoli i quali sono un po' imprecisi nel tiro in gol. Alle 17.35 l'arbitro concede ai bianconeri per fallo di Colalongo il calcio di rigore che è trasformato magistralmente da Mazuga. L'azione torna a svolgersi minacciosa nell'area chietina, ma Di Bernardo e Colalongo liberano. I pratolani subiscono prima un calcio d'angolo e poi una punizione. Pampana su azione individuale riesce a portarsi fin sotto la rete avversaria, ma il suo debole tiro è parato da Cianfaglione, oggi in buona giornata. Il veloce Mazuga abbozza delle belle discese. Due corners contro Pratola non hanno buon colpo. L'attacco neroverde comincia a ritrovarsi un po', gli attaccanti però indugiano troppo nel tiro in porta. Alle 6 Mazuga è a terra. L'arbitro dopo 2 minuti e 40" di neutralizzazione fa riprendere il gioco che permane nell'area chietina. D'Urbano para in plongeon (francesismo per dire tuffo n.d.a.) in bel tiro di Mazuga. Per pochi minuti il gioco langue finché Spinelli impossessatosi della palla con azione veloce discende verso Cianfaglione che para in plongeon. Verso la fine del primo tempo i neroverdi reagiscono ma non riescono a coronare i loro sforzi. La ripresa s'inizia con un giuoco travolgente. Prima Mazuga e poi Polce impegnano D'Urbano. Ma il brevissimo predominio pratolano viene controbattuto dagli attaccanti avversari. Tiri infruttuosi di Rizzoli, Palumbo e Spinelli. Mazuga riprende un tiro di Polce e dopo aver scartato Colalongo e Di Bernardo tira in porta tentando di sorprendere il vigile difensore. Una volee sotto la porta pratolana frutta ai chietini il pareggio: è Pampana che fattosi un po' largo può con calma infilare l'angolo sinistro della porta avversaria. Colalongo si fa ammirare per i suoi potenti rimandi, D'Urbano para con destrezza un tiro di Mazuga. Alle 6.18'45" un fallo di Massimi fa concedere un calcio di rigore ai neroverdi, Fabris lo tramuta in gol. Dopo pochi minuti è Rizzoli che centra un pallone da quasi 25 metri nell'angolo sinistro: Cianfaglione non tenta neppure la parata. Rimandi di Colalongo sono annullati dagli halfes (centrali n.d.a.) avversari. Anche gli halfes chietini lavorano molto bene. Roccioletti e Di Gregorio immobilizzano le ali avversarie. Mazuga riesce più volte ad impegnare D'Urbano mentre l'attacco neroverde riproteso in avanti compie miracoli: un bel tiro di Rizzoli è deviato in corner da Cianfaglione, segue un giuoco falloso finché gli attaccanti chietini impegnano di nuovo Cianfaglione. La fine trova i neroverdi vincitori per 3 a 1".
La gara di ritorno, due settimane dopo, alla Civitella, si concluse 1-1 e i neroverdi conquistarono il titolo di Campioni d'Abruzzo. Ancora una volta "L'Abruzzo Sportivo" (numero del 10 agosto) dedicò ampio spazio all'evento. Lungo commento e cronaca più (addirittura) una foto (cosa rara a quei tempi) della squadra campione. Il commento ha un incipit fortemente polemico nei confronti di chi tentava di sminuire la legittimità del successo teatino e verso la direzione dell'arbitro Paoloni, bocciato senza mezzi termini. Un pezzo... modernissimo. Il commento comincia così: "Il primo Campionato abruzzese di calcio, iniziatosi in mezzo al più vivo entusiasmo del nostro popolo il 5 aprile, è finito. Ora per la prima volta vi è ufficialmente una squadra campione d'Abruzzo. Malgrado tutte le difficoltà, questo Campionato è stato interessantissimo ed ha avuto risultati regolarissimi. Insistiamo su questo punto perché da qualche signore si va blaterando su diversi giornali che l'Ursus non è entrata in finale a causa di un maledetto contrattempo, ecc. Perciò noi sentiamo il dovere di dire agli sportivi d'Abruzzo che ha vinto la squadra più forte, più tecnica di tutta la regione e che ancora oggi ha il vanto di non avere mai ammainato la bandiera da due anni a questa parte davanti a qualsiasi squadra abruzzese. La classe superiore del team neroverde si è imposta nettanente in questo campionato...". Segue il commento che inizia con un duro giudizio sulla direzione arbitrale.
Parte poi la cronaca.
"Alle 17.45 le due squadre scendono in campo agli ordini dell'arbitro signor Paoloni nelle seguenti formazioni.
Massangioli: D'Urbano Colalongo Di Bernardo Roccioletti Fabris Di Gregorio Spinelli Tognolini Pampana Rizzoli Palumbo.
Calciatori Pratolani: Cianfaglione Massimi Tremarelli Santacroce De Santis Garneri Iaconelli Pupillo Mazuga Gennari De Dominicis.
La palla è ai bianconeri ma subito i neroverdi se ne impossessano e si portano nell'area avversaria. Reazione dei pratolani e Colalongo alle 17.48 salva in corner che è infruttuoso. Dopo pochi minuti Rizzoli deve uscire per la rottura di un dente ma rientra subito. Una discesa bianconera non sortisce effetto perché il tiro di Pupillo finisce fuori. Anche due tiri di Iaconelli e Gennari finiscono fuori e poco dopo Colalongo libera con un bel rimando. Alle 17.56 registriamo un calcio di punizione contro Pratola. Fabris tira e allunga a Palumbo che fugge ed eseguisce il cross che però non viene raccolto da Tognolini. Indi un tiro di Rizzoli finisce fuori. Intanto il gol va maturando e infatti alle 18.1' su passaggio di Pampana Rizzoli segna imparabilmente. Alle 18.6' un calcio di punizione contro la Massangioli è tirato fuori da Iaconelli. L'attacco neroverde invade nuovamente l'area bianconera e alle 18.8' Cianfaglione deve esibirsi in una bella parata, indi alle 18.9' l'arbitro concede ai chietini un calcio di punizione e alle 18.13' Cianfaglione deve parare un tiro di Tognolini. I pratolani si scuotono e vanno al contrattacco costringendo gli avversari in corner alle 18.19' Poco dopo D'Urbano eseguisce una bella parata. Ma i chietini alle 18.21' beneficiano di un nuovo calcio di punizione. Tira Di Bernardo, Rizzoli riprende e si avvicina a Cianfaglione che para. Un nuovo calcio di punizione questa volta contro il Chieti fa nascere una volee sotto la porta di D'Urbano e così Iaconelli ha modo di pareggiare...". La cronaca prosegue con il racconto del secondo tempo ma il risultato di 1-1 non cambierà. Fu così che la squadra neroverde conquistò il suo primo prestigioso successo: campione d'Abruzzo.
Quasi 100 anni fa.