Ringrazio tutto il team di “Tifo Chieti”, quelli  del muro, delle e-mail, oppure per telefono e tutti gli sportivi  che  mi hanno fatto esternato che mi hanno salutato anche con la loro stima e apprezzamento  per le notizie sul Chieti.

Non posso essere sintetico anche perché il tutto è coinciso con gli avvenimenti che stanno interessando la nostra società calcistica. Mi riferisco alla crisi della Società.

Con ciò non significa che non abbia niente da dire, dico e penso  che si scrive di fallimento. Il mio pensiero l’ho già accennato a qualche membro del team, in cui esprimo la convenzione che si é su una strada sbagliata. Fin quando c’è dialettica va tutto bene, la nostra storia mi dice che solo nel 2006 c’è stato un rilevamento del titolo sportivo per fallimento della squadra. La Società prese il nome di Associazione Sportiva Dilettantistica Chieti. Non vedo fatti concreti di qualsiasi fatto attinente. Mi sbaglierò.

La nostra è una grande società. Perchè? Non siamo andati in serie A o serie B? Ebbene io dico che nella sua vita calcistica il Chieti ha giocato dalle Alpi a Marsala. Andare nelle serie superiori è un onore ma per quanto tempo? Pochissimo. Non ne farei un dramma però abbiamo conosciuto gli sportivi di tutta Italia. Perlomeno i nostri giocatori ci hanno rappresentato in ogni parte d’Italia. Non  è poca cosa. Quindi  ci meritiamo rispetto e ci dovremmo sentire orgogliosi. Certamente le crisi societarie sono sempre presenti e noi ne abbiamo avuto abbastanza ed anche di notevoli dimensioni anche nel tempo. Quindi dialettica seria e fondata su fatti che molti nasconderanno ma prima o poi verranno a galla. La nostra storia ci insegna e ci fa capire.

Nel ringraziare della stima che gli sportivi mi concedono, non posso fare a meno di ricordare i vecchi giocatori e dirigenti, i congiunti e coloro che sono vissuti nella nostra città e che ci fanno rivivere anche momenti di ricordi e di passioni.

Ci sono state delle lettere che mi hanno commosso e che serberò nel mio cuore. E’ uno spicchio di vita sportiva e che io ho cercato di rinverdire e fatto presente. Solo qualche giorno fa, insieme al team di una società   Lucana  abbiamo dovuto ricostruire la carriera di un giocatore che aveva giocato con entrambe le squadre. La famiglia ha ringraziato.

 

La storia del Chieticalcio si presenta come un grosso contenitore che racchiude le storie piccole e grandi di tanti giocatori e sportivi  di cui si è cercato di conoscere i piccoli particolari. Qualche giocatore, ha già collaborato con noi, in modo che ha potuto descrivere fatti che noi non conoscevamo.

Ma questa è il Chieti calcio con le sue diatribe  continue ma che sempre sfociano e appaiono a fine campionato, magari con delle promesse mal mantenute. 

Io rimango con i miei valori e ho già scritto: fateci giocare  ma difendiamo la nostra dignità.

Ringrazio ancora il mio Sito. Affettuosamente.

Licio

 

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