Il Chieti convince, ma non vince contro il Paterno con un 1-1 che rispecchia l’andamento delle due frazioni: la prima agli ospiti che hanno mostrato di essere la migliore squadra vista quest’anno al “Guido Angelini”, la seconda al Chieti che rimette in pari il risultato e merita addirittura di vincere la partita per gioco e numero di occasioni sprecate.

Il Chieti scende con un Massa in porta, la linea difensiva a 3 formata da Patacchiola, Giannini e Felli e il centrocampo formato da Comparelli, Bordoni, Iommetti, Ferrante e Simonetti. Davanti ci sono, come al solito, Catalli e Lalli. Le cose si mettono subito male perché al 12’ Lepre va in gol grazie ad un lancio lungo che l’attaccante del Paterno ha il tempo di stoppare per poi scaricare la palla in rete. Due minuti dopo e arriva un’altra tegola: Felli rimedia un infortunio muscolare e Aielli deve mettere dentro Ricci. La squadra marsicana fa pesare la propria forza: ha giocatori con più muscoli, centimetri e un tasso tecnico che viene da categorie ben superiori. Il Chieti invece non reagisce e più volte rischia il colpo del KO per disattenzioni difensive. Solo alla fine del tempo Lalli va vicino al pareggio e c’è un atterramento dubbio in area che l’arbitro non sanziona. Il Chieti si prende le ammonizioni, ma è il Paterno a picchiare, e a rimetterci è Bordoni che deve uscire dopo un contrasto al limite del lecito. Il numero 7 neroverde deve uscire con la faccia ricoperta di sangue e trasportato in ospedale con l’ambulanza. Al suo posto entra Selvallegra.

Il secondo tempo si apre con una clamorosa occasione sparata alle stelle dal Paterno, ma da quel momento in poi i marsicani spariscono dal campo e sale il cattedra il Chieti che mette alle corde gli uomini di Torti. I neroverdi potrebbero pareggiare più volte su azione, ma ci riescono dopo la mezz’ora solo con un rigore. Se ne incarica Lalli che segna l’1-1. Il capitano potrebbe portare in vantaggio i suoi pochi minuti dopo e così anche altri suoi compagni che, con il loro dinamismo, tolgono fiducia all’avversario costringendolo a coprire piuttosto che attaccare. Il nervosismo del Paterno appare evidente quando l’appena entrato Kabasele si guadagna il cartellino rosso per un plateale fallo di reazione su Ricci. Aielli allora toglie Simonetti e mette Cioffi per dare la spallata alla partita, ma non c’è più tempo e si chiude sul pari. La squadra va sotto la Curva Volpi e gli 89 Mai Domi ringraziano i giocatori per l’impegno. Frank Salvatore parla brevemente con loro e il succo del discorso è il seguente: voi ce la mettete tutta e noi vi sosterremo fino alla fine, ma la società deve intervenire sul mercato per rendere il Chieti in grado di lottare davvero per la vittoria del campionato. La possibilità di farlo c’è ancora visto che il Giulianova oggi ha pareggiato, ma se non cogliamo queste occasioni per riavvicinarci, sarà tutto inutile.

La prossima settimana sono intanto attese le prime novità di mercato e, dopo la partenza di Fanelli, potrebbero esserci altri giocatori a svestirsi della casacca neroverde. Allo stesso tempo, si parla di almeno 3 arrivi in grado di dare al Chieti quel tasso di personalità che gli permetta di giocare sempre come ha fatto nel secondo tempo, domenica scorsa in 10 contro il Sambuceto e oggi con il Paterno. E domenica sarà la volta di un evento storico: la stracittadina con il River Chieti che, salvo sorprese, dovrebbe essere dirottata di nuovo presso lo stadio Angelini.

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