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Dopo l'ennesima vergognosa sconfitta, è scattata la rabbia della Curva Volpi nei confronti di squadra e dirigenza. Circa 300 tifosi hanno atteso il pullman al rientro da Tivoli fuori dai cancelli dello stadio “Guido Angelini”.

Protesta civile e senza disordini con l'assenza ingiustificata e ingiustificabile dei veri artefici del disastro. I "capitani coraggiosi", dopo aver tenuto fuori i “capitani irriguardosi”, non si sono fatti trovare sul pullman lasciando questa volta ad Alessandro Gatto e a Cosimo Forgione l'imbarazzo di giustificare ai tifosi l'ennesimo scempio domenicale di una squadra allo sbando. Chi ha gradi, mostrine e fasce varie, dietro le scrivanie o dentro lo spogliatoio, si è ben guardato dal mettere per primo il naso fuori dal pullman e si è defilato lasciando gli altri in balia di una tifoseria inferocita e presa in giro. Ancora una volta a metterci la faccia non è stata la società, che invece ha preferito fare la voce grossa in sala stampa a Tivoli gettando pateticamente la croce addosso proprio a chi ha cercato di difendere la maglia.

Non abbiamo più parole per descrivere la pochezza di persone che hanno prima fatto, poi hanno distrutto e continuano a distruggere, attraverso dichiarazioni offensive e infantili che, invece che chiamare all’unità, dividono e distruggono. Il professionismo non sappiamo quando e se lo raggiungeremo; sicuramente la professionalità, ad oggi, non esiste.

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