Screenshot 2024 02 18 172443

Il Chieti torna negli spogliatoi senza punti e con la coda tra le gambe a Tivoli perdendo per 2-0 di fronte a circa 100 eroici tifosi che non hanno mai smesso di incitare i propri colori e, alla fine dei 96 minuti di gioco complessivi, hanno urlato il cognome di chi è responsabile di questo crollo: Sartiano. Lui aveva definito questa squadra una Ferrari ed è lui – secondo la voce popolare – colui che è riuscito a distruggere un gruppo che sembrava unito ed invece oggi somiglia ad una sgangherata 850 GPL alla quale qualcuno ha staccato anche un paio di candele e infilato una banana nello scarico.

Sartiano è il primo nome che viene in mente, perché è il direttore generale ed è stato lui a metterci sempre la faccia quando ci si poteva vantare dei risultati di questa squadra e ci si poteva permettere di mettere fuori rosa un giocatore come Diambo in conferenza stampa. L’unico a poter rompere in diretta TV il silenzio stampa che doveva servire a cementare nuovi arrivi e un nuovo modo di giocare ed invece è stato utilizzato per sfasciare quello che c’era ancora di buono, compresa la leadership di Ameth Fall, un capitano capace di prendersi la responsabilità di parlare e di dire la verità di fronte a tutti quando gli altri si nascondevano dopo il pareggio con il Sora. E proprio per questo oggi messo fuori squadra.

Quando la verità irrompe, i miserabili indietreggiano. E quando gli onesti e i coraggiosi si fanno avanti, sono gli stessi miserabili a farli fuori pugnalandoli alle spalle non accorgendosi, in questo modo, di confermarsi tali. Ed oggi la verità ha fatto davvero irruzione togliendo ogni alibi a coloro che avevano provato a tenere la porta chiusa. Il plurale è d’obbligo per un fatto molto semplice: la dirigenza nella sua interezza è responsabile perché la frana di questo Chieti è così fragorosa da rendere complici tutti coloro che rimangono in silenzio e lasciano le cose così come sono, dimenticandosi della loro responsabilità proprio mentre i tifosi hanno bisogno e diritto alle spiegazioni. Il Chieti oggi è stato semplicemente scandaloso: ha giocato senza voglia, senza idee e senza palle. Per squadra, allenatore e dirigenti c’è una sola parola: vergogna!

Condividi
Pin It