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Il Chieti perde lo scontro di cartello contro il Campobasso che, complice, il pareggio della Sambenedettese, sale al primo posto in solitaria mentre i neroverdi si ritrovano a 6 punti dalla vetta e quinti, scavalcati anche da L’Aquila, oggi vittoriosa in casa in rimonta contro il Termoli.

Gara scialba da parte degli uomini di Chianese che nel primo tempo si affidano al solito pressing sui portatori di palla ma, non appena tolgono i denti dai calcagni dell’avversario, vengono puniti al 23’ con un bel tiro a giro di Grandis che si insacca nel sette. Nella circostanza non incolpevoli Serra, approssimativo nella respinta, e la difesa che si è fermata credendo che la palla fosse avviata sul fondo. I padroni di casa legittimano il vantaggio con una palla gol fallita clamorosamente a due passi dalla porta e con una traversa su punizione. Al netto di questi episodi, il Chieti sembra tuttavia tenere il campo e, grazie anche all’incitamento incessante degli oltre 300 teatini giunti al “Selva Piana”, in grado di potersela giocare nel secondo tempo.

Ed invece la ripresa dei neroverdi è incolore e il Campobasso può giocare con relativa scioltezza rivelandosi squadra ben messa in capo e che non vai mai in difficoltà contro le iniziative senza costrutto del Chieti. Anche stavolta Ardemagni, entrato nel secondo tempo al posto di un Mercuri propositivo, non riesce a incidere minimamente e l’infortunio di Caterino, fino ad allora positivo al suo esordio, costringe a togliere anche Gatto il cui lavoro a centrocampo non è appariscente, ma perlomeno garantisce un minimo di collante tra i reparti. I rossoblù invece, non appena ne hanno l’occasione, arrivano dalle parti di Serra costringendolo a parate non trascendentali, ma che evidenziano comunque una capacità che il Chieti non ha, e non da oggi: concludere in porta.

Solo in due occasioni Fall si rende pericoloso: una volta anticipato sul tempo dal portiere locale su suggerimento di Canale ed un’altra volta cinturato da dietro con un intervento che meritava sicuramente il calcio di rigore per l’evidenza del fallo. Per il resto, il centravanti neroverde si vede costretto a indietreggiare per cercare di conquistare palloni o spizzare i soliti lanci lunghi che arrivano dalle retrovie. La colpa principale del Chieti nel secondo tempo è quella di non provarci, di non riuscire a farsi valere neppure con la forza dei nervi e della volontà per tentare di recuperare il risultato. E questo dà al Campobasso il modo di gestire la partita con ordine e di arrivare al quinto minuto di recupero senza patemi con i 3 punti e il primo posto.

I neroverdi ora sono attesi per il turno infrasettimanale di mercoledì 20 dicembre per l’ultima giornata di ritorno che li vedrà di scena al “Guido Angelini” contro il Matese, ieri battuto in casa dal Real Monterotondo per 0-1 e che si trova all’ultimo posto insieme al Termoli con 13 punti. Sulla carta sarebbe la circostanza ideale per riprendere la corsa in campionato ma, visti i precedenti disastri con le squadre di bassa classifica, si tratta di una partita delicata dove gli uomini di Chianese dovranno sfatare un tabù tirando fuori quel minimo di carattere e di voglia di vincere che oggi in Molise proprio non si sono visti.

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