Dopo soli cinque punti nelle ultime quattro gare interne il Chieti torna ad espugnare l’Angelini con una sofferta vittoria che regala tre punti di platino per la classifica.
Lucarelli ripropone lo stesso undici di sette giorni fa con il rientrante Marwan destinato alla panchina. I neroverdi partono bene e dopo pochi attimi mettono in serio pericolo la porta avversaria con una rasoiata di Marfisi che si spegne di poco a lato. Al buon viatico però fa seguito un primo tempo abbastanza scialbo nel quale il Chieti gioca ma non riesce a creare veri e propri grattacapi alla difesa ospite, se non per le conclusioni di Miccichè, Toro e Farindolini tutte terminate di poco a lato.
Sul calare della prima frazione sono inaspettatamente gli ospiti a passare in vantaggio con Onwachi lesto ad approfittare dell’assist di Pendenza dopo la solita amnesia difensiva neroverde.
Poco più di 60 secondi e pareggio fulmineo del Chieti con Delgado che approfitta di un’azione confusa in area per battere il portiere ospite con una palombella: 1-1 e tutti negli spogliatoi.
I neroverdi ripartono col piede sull’acceleratore creando subito un paio di occasioni con Morales e Miccichè il cui colpo di testa viene stoppato dal portiere ospite. Ci si aspetta un Chieti più arrembante e volitivo ma per lunghi tratti di pungente c’è solo il vento freddo. Il match si trascina stancamente verso il triplice fischio con gli ospiti che controllano agevolmente le sortite dei padroni di casa e si rendono pericolosissimi a dieci minuti dal termine con una doppia occasione sventata da Alonzi e dalla difesa.
Quando tutto lascia presagire l’ennesimo risultato negativo casalingo arriva la rete del folletto neroverde Miccichè che su servizio di Rodia appoggia comodamente in rete da pochi passi.
Non accadde più nulla fino al fischio finale: il Chieti si mette in tasca tre punti sofferti, cercati ed ottenuti con ostinazione ed un pizzico di fortuna che non guasta mai e continua la corsa in testa alla classifica a braccetto col Sambuceto.