ll Chieti vince in rimonta contro la Renato Curi Angolana e continua la sua corsa verso il vertice sperando in un passo falso del Giulianova che oggi non c’è stato. Si affrontano la squadra che ha fatto più punti in casa contro quella che ne ha fatti di più in trasferta.
Mister Umberto Marino siede per la prima volta in trasferta sulla panchina e cambia già qualcosa nello schieramento mettendo in campo un 4-3-3 che vede la linea difensiva formata da De Fabritiis e Giannini al centro con Leone a sinistra e Ricci a destra. A centrocampo agiscono Sassarini, Bordoni e Simonetti mentre il trio d’attacco è composto da Lalli, Margarita e Calderaro. Partono subito forte i padroni di casa e al 19’ passano con l’ex Sablone, che sguscia tra i centrali avversari infilando di piatto un cross da sinistra. I teatini manovrano bene, ma sono lenti e perdono diversi contrasti mentre l’Angolana con due passaggi riesce ad arrivare sulla tre quarti avversaria dando più di un grattacapo alla retroguardia ospite e al portiere Salvatore, autore di due interventi semplicemente decisivi e che mantengono il Chieti in corsa.
Il secondo tempo vede l’ingresso di Catalli al posto di Calderaro e un’altra occasione dell’Angolana, ma un minuto dopo avviene l’evento che cambia la partita: il numero 11 dei locali, Massa, compie un fallo tattico a centrocampo che gli frutta, così come in precedenza, il secondo cartellino giallo lasciando i suoi in 10 uomini per quasi un tempo intero. Il Chieti capisce la chance, ma non riesce a cambiare ritmo con decisione. Ci pensa però al 51’ Catalli che al limite dell’aria si gira e, all’improvviso, infila la porta avversaria con il portiere che non vede partire il tiro e non può far altro che raccogliere il pallone in rete. Ci sono 40 minuti per riprendere la partita anche perché l’Angolana boccheggia e Rachini, prima di essere espulso, dice ora ai suoi di rimanere dietro la linea del pallone. Al 56’ è Lalli che con un colpo al volo potrebbe mettere la freccia per il Chieti, ma Agresta smanaccia in angolo.
È l’antipasto di quello che sta per succedere all’80’ quando Margarita fugge sulla sinistra e, con un pallone al bacio, mette in condizione il capitano di colpire con delicatezza, quel tanto per metter fuori causa il suo marcatore e il portiere che non può far altro che vedere entrare sul secondo palo il gol numero 13 del cannoniere teatino. Esplode il settore ospite che non aveva mai smesso di incitare i neroverdi e, a maggior ragione, aumenta il volume del tifo spingendo la squadra fino al 93’ quando il signor Verrocchi di Sulmona decreta la fine delle ostilità. Il Chieti FC 1922 espugna così il campo più ostico del campionato, conquista la settima vittoria in trasferta e mantiene il secondo posto con 38 punti, a pari merito con il Martinsicuro, oggi vittorioso a Spoltore. Dal settore di casa, l’unica cosa che gli alcuni angolani osano fare, all’ombra del loro campanile, è mostrare le sciarpe di una località vicina, forse perché la loro neppure la posseggono. Che dignità è mai questa!?
Domenica prossima al “Guido Angelini” è di passaggio l’Amiternina che oggi ha perso in casa e che all’andata prese dal Chieti 3 gol con marcature di Selvallegra, Catalli e Lalli. Ma prima, mercoledì c’è da affrontare la Torrese per la Coppa Italia. Con il Giulianova 5 punti avanti e che non molla, il Chieti non può mollare neppure questa.