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Il Chieti vince l’ultima del girone di ritorno e la prima in casa con Amaolo in panchina dopo 96 minuti di sofferenza e di assurdo, a causa di decisioni dell’arbitro che hanno danneggiato non solo i neroverdi, ma anche gli ospiti che possono recriminare per due pali colpiti e un gol non concesso per motivi ignoti.

Eppure i neroverdi partono forte e trovano il gol dopo neppure due minuti su colpo di testa di Caiazza. La partita sembra dunque incanalata nel verso giusto e, sulle prime, gli ospiti non sembrano capaci di imbastire una reazione e Vuthaj si divora il raddoppio di fronte al portiere servito da un Donsah ottimo per tutta la partita insieme a Conti, confermatosi giocatore di valore anche se schierato sulla linea di centrocampo. Anche Forgione ha una buona occasione, ma il Notaresco però ci crede, manovra e imbastisce belle azioni e al 44’ pareggia con un bellissimo colpo di testa di Infantino.

Ma il vero protagonista non veste nessuna delle due maglie: è il signor Palmieri della sezione di Brindisi che fischia o – meglio – non fischia falli plateali ai neroverdi, soprattutto a danno di Ceccarelli e soprattutto di Vuthaj che viene trattenuto, strattonato e spinto senza che la terna arbitrale sollevi un solo dito per sanzionare gli avversari. Il Notaresco, volenteroso quanto impunito, ha però il merito di spingere con convinzione ed è un grande Servalli a impedire ad Infantino di segnare l’1-2 con bel colpo di reni, ma il capolavoro dell’arbitro arriva due minuti dopo quando Forgione viene letteralmente placcato in area, l’arbitro però non fischia e i teramani possono partire in 5 per un contropiede che li porta al gol indisturbati.

Il pubblico è inferocito mentre arriva il duplice fischio e la maglia arancione è bersaglio di insulti mentre viene scortato fino al sottopasso da uomini in tuta della panchina ospite. Al ritorno in campo il Chieti sembra più pimpante e ordinato e – incredibile ma vero – arriva il primo cartellino giallo per il Notaresco. Vuthaj continua a prenderle e gli ospiti sono sempre micidiali quando ripartono e per miracolo Belli non segna l’1-3 mandando sul palo che gli avrebbe dato la soddisfazione del gol dell’ex. Ma, come di dice, gol sbagliato… a ispirarlo è Touré che, entrato 5 minuti prima, arriva al fondo e crossa rasoterra per Ceccarelli che gira in rete il pareggio.

La partita si riapre, i ritmi salgono vertiginosamente ed è il Chieti che preme, ma ancora una volta è il Notaresco a fare paura con un tiro secco da fuori area che si stampa alla base del palo. I neroverdi però non hanno neppure il tempo di impaurirsi e costruiscono l’azione che li porta in vantaggio con Forgione che scambia con Di Paolantonio e quest’ultimo che disegna una parabola sulla quale Tourè arriva al volo di sinistro mettendo la palla sul palo opposto. Un autentico eurogol che riporta gli uomini di Amaolo in vantaggio. Sembra la pietra tombale sull’incontro, ma ci sono altri 12 minuti da giocare, un Notaresco che si sta vedendo sfuggire una partita dove sta facendo un figurone e l’ineffabile arbitro Palmieri.

Ed è proprio lui che, dopo un secondo tempo di quasi normalità, a regalare altre due perle: una è un calcio d’angolo agli ospiti a tutti apparso inventato e poi annulla il 3-3 al Notaresco. Anche questo annullamento, ad onor del vero, appare letteralmente inspiegabile. In ultimo c’è l’espulsione di un esasperato Vuthaj che reagisce all’ennesimo fallo beccandosi un rosso diretto che lo terrà fuori almeno per la prossima giornata di campionato quando il Chieti affronterà al "Guido Angelini" l’Avezzano, reduce da una sconfitta per 2-0 che interrompe la lunga striscia positiva degli uomini di Pochesci. Intanto arriva una vittoria che fa morale, consolidando il terzo posto in classifica, in attesa che arrivino i rinforzi promessi. Di certo però, il Chieti di oggi non può certo di sperare di recuperare 10 punti alla Sambenedettese, vittoriosa anche oggi a Civitanova.

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