Finisce tra i fischi dei circa 1500 spettatori quella che doveva essere la giornata del rilancio per il Chieti di Chianese. Sconfitta meritata e ospiti che escono tra gli applausi dei popri sostenitori e della tribuna dell'Angelini.
Ancora una volta un brutto Chieti privo di idee e di gioco con giocatori in totale confusione e visibilmente sfisuciati. Primo tempo totalmente regalato ai teramani che giocano, producono e trovano la rete del vantaggio anche se con un clamoroso fallo di mano che solo lanterna arbitrale non ha visto. Il Chieti stenta a reagire e sono ancora gli ospiti ad affondare e sfiorare la rete del due a zero che non avrebbe fatto gridare allo scandalo. Duplice fischio della mediocre terna e primi fischi del pubblico.
Ripresa con un Chieti più convinto da subito con un Fall assolutamente migliore in campo per impegno e grinta. Moro poco incisivo e forse in domenica no è ancora una volta in un ruolo non suo. Il Chieti spinge e trova il pari con il solito Fall che raccoglie un cross dalla sinistra e gonfia la rete. L'Angelini si scalda e ci crede anche se gli ospiti continuano a spingere e giocare a viso aperto.
La palla gol è ancora una volta per Fall che da distanza favorevole spara un missile che trova però le mani del portiere e poi il suicidio teatino regala il definitivo vantaggio al Notaresco. Ennesimo errore di costruzione e palla persa. Palo e rete.
Il Chieti non reagisce, sbaglia palloni elementari e si rifugia nelle inutili palle alte e tanti cross sbagliati facili preda del numero uno rossoblù.
Finisce tra le borfate di fischi dell'inviperito pubblico teatino ancora una volta spettatore di una prestazione pessima che conferma l'involuzione di una squadra mal gestita che ha perso fiducia nei propri mezzi. Troppo evidenti i limiti di gioco e la mancanza di idee di un gruppo che probabilmente ha più di un problema di gestione. Cambi incomprensibili (Ardemagni oggi 0 minuti) e campionato che rischia di essere gettato alle ortiche da una società che prima ha fatto ritrovare l'amore per questi colori e che ora sembra aver paura di dare la scossa con scelte coraggiose ma anche necessarie.
Squadra respinta dalla curva a fine partita e confronto tra gli ottantanove ed Ettore Serra a fine partita. La vetta dista cinque punti, ma l'involuzione tecnica è talmente evidente che quei cinque punti oggi sembrano impossibili da colmare per la mancanza di gioco, idee e fiducia.