Prendiamo spunto dalle parole del Dg del Chieti calcio F. C. Sartiano che la vita insegna che prima di chiedere o di pretendere bisogna dare.

Lamentarsi della scarsa presenza del pubblico, in un periodo storico come questo che vede la diminuzione delle presenze in tutti gli stadi italiani, è stata una dichiarazione davvero infelice quanto inopportuna. 

I nostri colori navigano ormai da troppi anni in campionati mortificanti, con risultati mortificanti e senza alcuna ambizione o prospettiva, se non a parole, di tornare nel calcio che conta, che conta un minimo sia chiaro.

Noi pensiamo che: dopo anni e anni di figuracce mortificanti che hanno visto un Chieti giocare contro squadre di paesi o città sconosciute e addirittura riuscirci anche a perdere e non poche volte, il pubblico teatino si sia sempre fatto trovare pronto sia in casa che soprattutto in trasferta sostenendo SEMPRE pur buttando giù bocconi amari.

Noi pensiamo che alla luce di tutto questo gli spettatori che continuano imperterriti a sedere su quei gradini meritino solo rispetto e APPLAUSI da chi forse la storia del Chieti la conosce APPENA e che farebbe bene a studiarla.

Non è la prima uscita infelice che ascoltiamo, ma a Chieti siamo più forti di chi ci crede deboli e più cattivi di chi ci crede buoni. 

Sul discorso economico ci scappa un sorriso perché i campionati non si vincono con gli incassi ma con gli investimenti. Vedi Pineto e tante altre realtà addirittura in categorie superiori alla nostra. 

Se il Dg è amareggiato per le presenze, noi ne siamo più che fieri e lo dimostriamo con i numeri. Numeri fin troppo elevati per una squadra che ancora una volta naviga nei bassifondi di una classifica di un campionato giocato contro squadre che una volta venivano all'Angelini per le amichevoli del giovedì e che oggi invece ci vengono pure a vincere.

Avanti Chieti perché aldilà della categoria NOI TANTI O POCHI CI SAREMO SEMPRE!

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