Saranno celebrati a Varese venerdì 6 novembre alle 15.30 i funerali di Licio Esposito. Le esequie si terranno nella Chiesa di San Carlo non lontana da dove Licio ha abitato per tanti anni. La salma è composta presso la "Sala del Commiato" di via Mulini Grassi 10. Licio riposerà nel cimitero di Varese, la città che lo ha "adottato" fin dal suo arrivo, nel gennaio del 1961, tecnico inserito nel gruppo di lavoro addetto al reattore nucleare del Centro Ricerche di Ispra. Questo grande teatino non tornerà "a casa". La moglie Maria, i figli Roberta e Fabio, con le rispettive famiglie. vivono e lavorano a Varese, impensabile che il cimitero di Sant'Anna potesse accogliere le spoglie del nostro indimenticabile saggista e storico.

Licio si è spento la mattina di domenica 1° novembre. "È stato il classico fulmine a ciel sereno, perché lamentava qualche problema da un paio di giorni ma nulla che potesse far pensare a una fine così repentina" ci ha raccontato affranta la signora Maria.

Licio non è morto di virus ma il Covid lo ha comunque sottratto, indirettamente, ad una vita ancora piena e operosa nonostante i 90 anni di età. Perché, come in tutta Italia, anche a Varese sono attualmente sospese le attività ospedaliere legate a patologie non attinenti al contagio e definite "non urgenti". "Se lo portate in ospedale, non lo vedrete più" ha detto la dottoressa, al termine dell'ultima visita conclusasi con l'impossibilità di pronunciare una diagnosi in mancanza di accertamenti clinici. E così Licio se n'è andato dopo aver chiesto alla moglie un bicchier d'acqua. È morto a casa, nel suo letto, circondato dall'amore dei propri cari. Sicuramente è così che lui voleva salutare tutti e andar via.

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