di Franco Zappacosta
 
"Sono agnonese doc, ho accettato questo incarico per il bene della nostra comunità per la quale la squadra di calcio rappresenta un patrimonio di valore inestimabile". Cosi parla Mauro Marinelli, 59 anni, allenatore dell'Olympia Agnonese avversario domenica del Chieti. "Nemo propheta in patria?". E chi ci crede...
Un punto in classifica, frutto del pareggio casalingo conquistato nella terza giornata in casa contro il Cattolica-San Marino dopo due sconfitte consecutive. "Ma in questo inizio di stagione abbiamo raccolto molto meno rispetto a quanto avremmo meritato. A Recanati per esempio la squadra ha disputato una bellissima partita, eppure non è bastata la grande prestazionne per ottenere punti. Ma prima o poi i conti torneranno. Specie se saremo più bravi a finalizzare e più attenti sulle palle inattive".
Il Chieti farà bene a non sottovalutare l'avversario molisano che gioca con un aggressivo 4-3-3. E infatti Marinelli avverte: "Siamo fiduciosi e consapevoli di poter fornire un'altra buona prova pur rispettando moltissimo il Chieti". 
Che giudizio può dare sulla squadra neroverde? "Ha il morale altissimo, in tre partite delle quali due in trasferta e una in casa per modo di dire, il Chieti ha conquistato 7 punti ed è un bilancio che spiega molte cose sul conto del nostro avversario. Ci attende quindi un esame difficile ma il Chieti l'abbiamo studiato attraverso alcuni video, so come gioca e ho ben chiara l'idea di come affrontarlo. Ripeto, iI rispetto è massimo perché la squadra per blasone e storia va considerata importante più di altre, ma vedremo di bloccala sul campo".
Anche voi come il Chieti avete vissuto un'estate piuttosto travagliata. "Siamo stati a lungo in bilico tra Eccellenza e ripescaggio in serie D. Solo il 29 luglio è arrivata la notizia della permanenza nella categoria e ci siamo messi subito al lavoro per allestire il gruppo. Grazie agli ulteriori sacrifici della proprietà, la famiglia Colaizzo, siamo riusciti a rispettare i programmi. Ora eccoci pronti per un'altra salvezza possibilmente con un po' di tranquillità". 
Che tipo di torneo vede? "Non c'è una squadra ammazza-campionato come potevano essere il Cesena e il Bari nella scorsa stagione o il Palermo quest'anno. Sembra esserci un generale equilibrio. In prima fila vedo comunque il Matelica, il Campobasso anche per bacino di utenza e la Recanatese. Poi come come sempre salterà fuori la solita sorpresa tipo il Montegiorgio che ci ha battuto in casa e dispone di un attaccante di grande esperienza come Titone. Ma terrei d'occhio pure il Chieti, potrebbe essere la rivelazione, perché no?".
Il fatto che si giochi a Pineto è un vantaggio per l'Olympia? "Non posso negare che per noi non è un dettaglio di poco conto. Devo essere onesto nell'ammettere che un conto sarebbe stato giocare a Chieti dove avremmo avuto un campo di misure diverse, più ampio, e un pubblico di mille e forse più spettatori. Altra cosa è giocare a Pineto dove il terreno è di dimensioni ridotte e il numero dei tifosi sarà minore".  Ma il Chieti ha già dimostrato di saper superare l'handicap. Ci riuscirà ancora? È la grande speranza neroverde.
 
Nella foto Mauro Marinelli (Rai Molise)

 
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