Attilio di Stefano durante la sua presidenza a Civitanova

 

(di Franco Zappacosta)


Attilio Di Stefano esce di scena, adesso tocca a una nuova cordata. L’imprenditore vastese è stato di parola. <Lunedì saprete se prenderò oppure no il Chieti> aveva detto la scorsa settimana. Ha rispettato l’impegno perché oggi con un messaggio vocale ha comunicato il proprio ritiro definitivo: <Ho preso la mia decisione finale e irrevocabile. Per motivi strettamente personali e per gli umori della piazza che non mi consentono di fare calcio, ho deciso di rinunciare ad acquisire il Chieti. Questa estate la passerò al mare con i miei cagnolini. Chissà se in futuro la mia strada incrocerà nuovamente quella del Chieti>.

Mentre Di Stefano compie definitivamente un passo indietro e Giulio Trevisan resta a seguire gli eventi dal suo personale Aventino, il futuro neroverde è ora indissolubilmente legato alle mosse di una nuova cordata che sta negoziando febbrilmente con Filippo Di Giovanni l’acquisizione del Chieti. Una trattativa seria e concreta. Il Gruppo è rappresentato da Antonio Mergiotti, 33 anni, di Penne, che all’attività di gestione e consulenza aziendale abbina il lavoro (per passione) di manager calcistico nel cui ambito ha avuto già diverse esperienze. Gli imprenditori che partecipano all’iniziativa portata avanti da Mergiotti sono tutti abruzzesi e dal punto di vista etico – bisogna sottolineare – hanno requisiti molto convincenti. Avvocati e commercialisti sono da giorni al lavoro sui documenti (contabili e non) della società per avere certezze sulla situazione economico-finanziaria del club al termine dell’esercizio chiuso il 30 giugno scorso (parliamo della stagione targata Di Giovanni). La fumata dovrebbe esserci a metà di questa settimana e il primo passo sarà la formalizzazione dell’iscrizione al campionato di serie D. Ma si uscirà dal vicolo cieco? I tifosi incrociano le dita.

 
Il manager vestino Antonio Mergiotti

 

 

 

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