Quando fai un precampionato trionfale e dopo tre gare conti 13 gol e sei a punteggio pieno, vincere un incontro di Coppa Abruzzo con una sola rete di scarto fa notizia. Ma le partite si vincono anche così: adattandosi. Anche da questo si vede una grande squadra ed è quello che mister Gabriele Aielli si aspetta dai suoi ragazzi, impegnati oggi in trasferta contro il Vasto Marina per la quarta giornata del Girone B di Promozione.

Mister Aielli, come è andata la settimana?

«Bene, direi. È stata una settimana intensa e quando giochi ti puoi allenare poco così abbiamo cercato di recuperare energie, fisiche e mentali. La partita in Coppa contro il Passo Cordone poteva essere un po’ più semplice, ma si è complicata perché è venuto giù un temporale pazzesco e il campo, pur essendo un condizioni dignitose, è diventato difficile e faticoso».

Complicata solo per la pioggia o per demeriti della squadra?

«No assolutamente, nei primi 15 minuti abbiamo tirato 7-8 calci d’angolo. Il nostro atteggiamento è stato ottimo fino a quando il campo è stato praticabile, poi si è allentato e per noi, che proviamo sempre a giocare, tutto è diventato più facile mentre è diventato più semplice invece per chi si doveva difendere. Comunque abbiamo incontrato una buona squadra, allenata da un allenatore bravo come Eugenio Natale che ha vinto 10 campionati in queste categorie. Non hanno una panchina lunga, ma gli 11 di base sono bravi e organizzati. Ho fatto un po’ di turnover, ma questo non dà alibi e non significa nulla perché quelli che hanno giocato lo hanno fatto bene e sono all’altezza della situazione».

È andato ancora a rete Menegazzi (nella foto) che aveva segnato anche domenica. Ci parli di questo ragazzo…

«L’ho visto la prima volta quando facevo il selezionatore e giocava con juniores provinciale del Pinetanova. Poi l’ho rivisto l’anno scorso in prima squadra e neppure da titolare. Ho chiesto allora informazioni e quest’estate l’ho voluto fortemente perché credo che abbia caratteristiche importantissime per queste categorie: è un ‘98 che ha poca scuola, ma se si mette a lavorare come si deve, può diventare un giocatore di primo piano in queste categorie. È un attaccante vero, vede la porta, sa difendere la palla, sa giocare con la squadra e non ha paura nei duelli, sia aerei sia palla a terra. Ha coraggio, deve migliorare moltissimo nella tattica, ma è sulla strada giusta».

A proposito di riserve, nelle ultime due partite di campionato chi è entrato nel secondo tempo ha segnato, sia a Casoli sia contro la Virtus Ortona. Che cosa vuol dire?

«Semplicemente che ho un gruppo di ragazzi che possono giocare tutti titolari. Me li sono scelti, sapevo che avevano queste caratteristiche e che potevano ricoprire questi ruoli. Per me sono tutti titolari. Può sembrare una frase fatta e non lo dico perché sono l’allenatore o per tenere buono lo spogliatoio, ma perché lo penso davvero. Già ci sono state alcune defezioni e tutti sono indispensabili: ci sono ancora 32 partite da giocare».

A proposito di defezioni parliamo di Catalli, che ha la labirintite ed è stato fuori domenica scorsa. Oggi sarà della partita oppure no?

«Questa settimana ho fatto molta attenzione su di lui perché volevo recuperarlo a tutti i costi. Verificheremo  in mattinata le sue condizioni psico-fisiche, ma farà parte della partita».

Vorrebbe schierare il trio delle meraviglie Lalli-Catalli-Carosone o inserirà nel tridente un under?

«Oggi ho tutti disponibili e probabilmente giocheremo con tre senior in avanti anche perché stiamo recuperando indietro gli under come Giannini e Valerio Antonio che erano giù di condizione».

I prossimi avversari. Che tipo di partita si aspetta?

«Una partita difficile, molto insidiosa per le condizioni ambientali, il pubblico, i giocatori e il campo che non ci permette di fare quello che sappiamo, ma noi dobbiamo essere intelligenti e bravi nell’interpretarla in modo giusto. Oggi è il primo test veramente difficile: sapremo se siamo in grado di cambiare pelle e atteggiamento, ma se ci adattiamo, possiamo vincerla anche oggi».

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