di Franco Zappacosta

 

Mossa a sorpresa. O più esattamente mossa clamorosa: Alessandro Lucarelli è il nuovo allenatore del Chieti. Il tecnico marsicano torna sulla panchina neroverde dopo una stagione. È stato infatti Lucarelli a riportare il Chieti in serie D al termine della trionfale stagione 2018/2019 (arrivò ad ottobre 2018 al posto dell'esonerato Marino). Con questa scelta la società intende dare un preciso segnale di continuità a prescindere dalla conclusione che avrà la battaglia legale che sarà ingaggiata per restare in serie D (sempre che il Consiglio Federale il 3 giugno decida di ratificare la proposta della Lega Dilettanti). Il significato e le ragioni della scelta nelle parole del presidente Antonio Mergiotti: " Non sappiamo in quale categoria saremo nella prossima stagione, ma comunque vadano le cose, vogliamo fermamente ripartire con un nuovo progetto e nuove ambizioni. Non ci siamo mai fermati, abbiamo sempre lavorato intensamente, magari commettendo errori e sicuramente quest'anno ne abbiamo commessi un po' troppi, ma adesso guardiamo al futuro con rinnovata fiducia. A Lucarelli pensavamo da tempo, incarna il nostro modello di allenatore, è un tecnico serio, preparato, ambizioso, crediamo profondamente nelle sue qualità. Intendiamo anche mandare un segnale alla città e ai tifosi, un messaggio per testimoniare la volontà di dare continuità al lavoro. Il Chieti resta in cima ai nostri pensieri".
Da decidere la data di presentazione. Trevisan e Mergiotti vogliono prima conoscere le decisioni del CF per poter sapere cosa li aspetta. Per il momento un (importante) punto fermo è stato fissato: Alessandro Lucarelli. Il tecnico gode di largo apprezzamento tra i tifosi. Ha svolto uno straordinario lavoro un anno fa ottenendo una trionfale promozione, non ha mai nascosto la delusione per la mancata conferma (che sicuramente avrebbe meritato), adesso tutte le tessere tornano al loro posto. E sembra un (bel) ripartire daccapo.

Alessandro Lucarelli non nasconde il proprio stato d'animo: "Sono felicissimo di tornare ad allenare il Chieti" dice il 46enne tecnico avezzanese. Contratto di una stagione a scatola chiusa nel senso che non si sa in quale categoria giocherà il Chieti nella prossima stagione: Serie D o Eccellenza? "Ho detto sì al Chieti pur non sapendo nulla di quello che ci attende, per l'importanza della piazza, con un'altra società avrei declinato l'offerta o al più avrei preso tempo in attesa di avere un quadro più chiaro della situazione. Con Chieti e con il Chieti ho invece un rapporto speciale e voglio riannodare il filo spezzatosi un anno fa. Non nego di esserci rimasto male dopo la mancata conferma della scorsa estate e l'ho detto alla società. Se nel calcio non vengono riconosciuti i meriti, salta tutto, non esistono più certezze. Ora però non bisogna pensare al passato, ma al futuro. Contratto di un anno perché so bene che quanto fatto nella mia precedente gestione non conta nulla nel senso che si ricomincia daccapo e la bontà del lavoro andrà dimostrata con nuovi risultati. Ricomincia un nuovo ciclo. Sono pronto e motivato".

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