In merito alle condizioni dello stadio "Guido Angelini" e del suo terreno di gioco, riceviamo da parte di Cristian Pollio, direttore generale del Chieti FC 1922, la seguente nota:

«Amare una città significa rispettarne tutte le componenti, compresa quella dei tifosi di calcio. La squadra della propria Città dà speranze e fa battere il cuore di tutti i suoi tifosi che meritano per la passione disinteressata il rispetto nei loro confronti da parte delle istituzioni. Mantenere in condizioni decorose il campo di calcio della città di Chieti non è necessario, ma un obbligo perché il campo è del Comune, cioè nostro e non degli amministratori, qualunque colore politico essi abbiano. È della Città! Ma ci si rende conto che un patrimonio sportivo ed immobiliare fra i più importanti della Città si sta sgretolando così come il senso di identità del cittadino di Chieti per i suoi colori? Per l'amore di Dio, si vive anche per queste cose, per la gioia di appartenenza alla squadra della propria Città. Non si tratta solo di "calcio" ma di onore. Quel campo è un bene ed un patrimonio economico e vederlo come un peso dal punto di vista amministrativo sarebbe l'ennesimo sbaglio di una classe dirigente che, in fondo in fondo, sogna di fare qualcosa di importante: rendere di nuovo bellissimo il GUIDO ANGELINI».

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