Spietato, sicuro e a tratti anche bello. È il Chieti, che oggi ha battuto l’Amiternina liquidandola sul proprio campo con un secco 0-3, ed è finalmente il Chieti capace di imporre la legge di una squadra che non si sente condannata a vincere, ma semplicemente è capace di farlo. Aielli deve fare a meno di mezza difesa e, al posto di Fruci e Costantini, sposta De Fabritiis al centro della difesa insieme a Patacchiola, e destra mette Ricci e a sinistra Felli. A centrocampo la regia è affidata a Fanelli, coadiuvato da Simonetti e da Capitoli e Selvallegra sulle fasce, mentre in avanti, di fianco a capitan Lalli, c’è Catalli dal primo minuto.

Il Chieti prende subito il comando del centrocampo, ma è l’Amiternina a confezionare la prima palla gol grazie ad un discesa di Mazzaferro che libera il cross di Di Alessandro, ma Torelli manda al lato da buona posizione. I neroverdi allora premono sull’acceleratore e al 20’ passano con un’azione in velocità di Lalli sulla sinistra che di tacco mette in condizioni Felli di crossare verso il centro dove Selvallegra, con un scatto in diagonale, si libera dei suoi marcatori scaricando all’incrocio un tiro imprendibile per l’estremo aquilano. Bastano altri 10 minuti e Lalli riparte un’altra volta sulla fascia sinistra, ma stavolta fa tutto da solo e, dopo essere rientrato con una finta, tira in porta. Il portiere si distende e la prende, ma Catalli è lì e con un tocco sigla il 2-0. Si chiude così un primo tempo come non se n’erano ancora visti dall’inizio della stagione.

All’uscita degli spogliatoi non ci sono variazioni e la musica non cambia. Il Chieti non lascia scampo ai giallorossi nella zona nevralgica del campo e subito Catalli sta per fare il bis personale con un tiro a giro che per poco non si infila sul sette opposto. Solo Terriaca riesce ad essere pericoloso: prima con un tiro in corsa dal limite e poi con un colpo di testa che Cattenari accompagna sulla traversa. I neroverdi chiudono il conto al minuto 23 della ripresa quando Catalli taglia in diagonale tutto il campo verso Leone che entra in area e dà a Lalli la palla per fare tris e mandare in visibilio i tifosi venuti da Chieti. A questo punto Aielli dice i suoi di abbassare i ritmi e comincia la girandola dei cambi: Simonetti, Selvallegra e Lalli lasciano spazio in successione rispettivamente a Bordoni, Comparelli e Cioffi. Il Chieti passa dal 4-4-2 al 3-5-2 e, a 6 minuti dalla fine, esce uno stremato Catalli per il neo arrivato Calderaro. Dopo 5 minuti di recupero, l’ottimo Verrocchi di Sulmona fischia 3 volte e la squadra può andare sotto la tribunetta a salutare i tifosi.

Mister Aielli ha da essere davvero soddisfatto, ma non ostenta più di tanto. «Oggi abbiamo disputato una partita da squadra – esordisce il tecnico neroverde – non solo per il gioco e il risultato, ma per come abbiamo condotto la partita: l’abbiamo impostata come volevamo noi, l’abbiamo risolta e poi l’abbiamo gestita. Non eravamo brocchi con l’Alba Adriatica, non siamo fenomeni oggi: posso solo dire che la squadra sta crescendo e ha ancora margini per migliorarsi. Io, tutto lo staff tecnico e la squadra dedichiamo questa vittoria a Daniele Fruci». Il Chieti dunque inanella la seconda vittoria consecutiva e sale a 7 punti al pari di Torrese e Giulianova, che ha uccellato per 1-4 lo Spoltore di Donato Ronci, entrando in zona playoff alle spalle di Acqua&Sapone, Sambuceto e Paterno, in vetta con 10 punti. Domenica l’appuntamento è per le ore 15 al “Guido Angelini” per incontrare il Penne 1920 degli ex Camporesi e D’Addazio, oggi battuti in casa dal Cupello per 0-1.

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