Screenshot 2023 10 22 144259

 

Il Chieti si fa imporre il pareggio ad Avezzano perdendo l’imbattibilità della propria porta e il primato solitario in classica dopo una partita combattuta, giocata di fronte a oltre 400 tifosi teatini e ad Alessandro Lucarelli, avezzanese doc capace di dare alla propria città una promozione in Serie D e due al Chieti.

Partita giocata meglio dai neroverdi nel corso del primo tempo dove riescono a controllare le avanzate dell’avversario e a rendersi pericolosi in un paio di occasioni, anzi vanno in gol con Fall (oggi schierato titolare per la prima volta), ma l’arbitro vede una carica al portiere difficilmente comprensibile sia da chi era sugli spalti sia da chi la seguiva in diretta e ha potuto vedere anche il replay dell’azione. Salvatore crea continui grattacapi alla retroguardia biancoverde mentre il solito generoso Masawoud ingaggia un bel duello con l’ex Verna. Il Chieti rompe gli equilibri nel solito modo: secondo ed ultimo minuto di recupero, D’Ancora batte un calcio d’angolo sulla sinistra del fronte di attacco e Forgione, con una bella torsione, spedisce di testa il pallone in rete. Esplode la gioia dei tifosi teatini che vedono rientrare negli spogliatoi la propria squadra in vantaggio.

La seconda frazione si apre con un Chieti che sembra poter gestire la situazione ed invece l’Avezzano trova il jolly al 13’ st. Masawoud infatti cincischia sulla tre quarti in fase di disimpegno, Senesi prende la palla e, senza pensarci, disegna una bellissima parabola che si insacca nel sette alla sinistra di un incolpevole Antignani. Gli uomini di Chianese, che aveva già richiamato in panchina l’ammonito Forgione, accusano il colpo e l’Avezzano insiste arrivando persino a raddoppiare, ma è solo perché Conson, altrimenti invalicabile, è stato letteralmente placcato. È tuttavia il segno che il Chieti soffre e non riesce a creare quelle occasioni che possono perlomeno consigliare gli avversari ad allentare la pressione. Dopo l’uscita di Masawoud i neroverdi perdono ulteriormente imprevedibilità e l’Avezzano si rifà vivo con un’altra prodezza balistica, una punizione di Costa Ferreira che si stampa sulla traversa. L’ultima occasione l’avrebbe Di Sabatino che colpisce al volo da fuori area una palla che passa ad un metro dal palo alla sinistra dell’estremo marsicano.

Il Chieti dunque raccoglie un altro risultato utile e rimane in testa, ma in coabitazione con Sambenedettese e Fossombrone, alla vigilia dell’incontro con un Fano che l’ha spuntata per un gol in casa contro il Matese. Alla luce di quanto visto oggi, mister Chianese deve comunque riflettere su come è stata gestita la partita una volta subito il gol, una situazione mai vissuta quest’anno che però ha evidenziato la difficoltà a creare trame d’attacco limitandosi a poche iniziative dei portatori di palla e a lanci lunghi che Ardemagni, anche oggi volenteroso ma inconcludente, non è riuscito a gestire. Il capocannoniere del Chieti è un centrocampista neppure troppo avanzato (Forgione, 3 reti), due dei sei gol segnati sono merito di punte (Gatto e Fall), una è di un difensore (Postiglione), cinque sono stati segnati da calcio d’angolo e uno solo su azione.

Questo non vuol dire assolutamente lamentarsi della squadra, delle sue prestazioni e del suo impegno per non parlare della sua posizione in classifica, ma intravvedere dei limiti che oggi hanno impedito di riprendere le redini del match. dopo aver subito il pareggio, e di provare a farlo proprio. Questo è punto sul quale occorre lavorare per una squadra che vuole vincere, sta lottando per il vertice ed è riuscita a riaccendere l’entusiasmo. Ora ci aspettiamo un pronto ritorno alla vittoria e una dimostrazione di forza e maturità.

Condividi
Pin It