Il terzo sigillo stagionale del capitano Daniele Ricci ha portato ieri l’altro in dote al Chieti una vittoria da sei punti ed ha lanciato la truppa di Alessandro Lucarelli a tutta velocità verso l’obiettivo di inizio stagione.

 

Mancano sette gare al termine del campionato e con 21 punti a disposizione ai neroverdi basterà metterne insieme 11 per avere la certezza matematica della promozione in serie D, a patto che le inseguitrici riescano a fare bottino pieno in tutte le gare restanti. Altrimenti, va da sé, ne serviranno ancor meno.

 

Daniele, capitano teatino, responsabilizzato dalla fascia e dall’appartenenza ai colori è di certo l’emblema di un gruppo capace di rosicchiare, o per meglio dire sbranare, 20 punti al Sambuceto, 18 al Capistrello, 15 all’Alba Adriatica e 13 alla Torrese nelle 21 giornate di campionato che hanno visto al timone mister Lucarelli.

 

E’ giusto che tecnico e giocatori volino bassi e tengano la massima concentrazione finché la matematica non ci darà ragione, ma è altrettanto sacrosanto che ora la società, alla quale va riconosciuto il merito di essersi mossa bene e di aver seminato intorno a sé germogli promettenti, faccia i passi decisivi per garantire un futuro stabile al calcio teatino.

 

Checché se ne dica avere in tasca già a fine febbraio il campionato è un vantaggio che va sfruttato senza indugio: sappiamo tutti che la forza dell’attuale struttura non può reggere l’urto economico, emotivo ed organizzativo necessari a ben figurare in un campionato di D che a leggere il novero delle partecipanti sembra più un campionato di C. Non pretendiamo miracoli, non ci interessa la chiarezza sul presente perché ognuno di noi è capace di ragionare e capire come stanno veramente le cose, ma chiediamo soltanto che si faccia il possibile e l’impossibile per non dilapidare questo vantaggio temporale e il rinnovato entusiasmo di una piazza che ha fame di stabilità.

 

Non pretendiamo pianificazione senza sapere chi può garantire un futuro a lungo termine, non vogliamo fantomatici nomi o le solite chiacchiere sottobanco, ma sentiamo il dovere di chiedere che venga fatto tutto il necessario, ancora di più adesso, per assicurare un domani robusto e duraturo al calcio cittadino.
Mettere da parte incomprensioni e gelosie personali per il bene del Chieti e capire il prima possibile da quali basi partire per la prossima avventura, questo è quello che vogliamo e che tutti i tifosi del Chieti esigono! Riconoscendo ancora una volta il buon operato societario ora è il momento, cara società, di accelerare e di capire se la semina fatta in questi mesi può portare i frutti sperati.

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