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Il Chieti poteva chiudere con onore la stagione regolare di fronte a tifosi che non l’abbandonano mai e invece ha scelto di andare prima in vacanza regalando al Notaresco i 3 punti che gli consentono di giocarsi al meglio le proprie chance per i playoff.

Amaolo deve fare a meno, come previsto, di Vuthaj per squalifica e Di Filippo per infortunio inserendo fin dal primo minuto Marsilii accanto a Ceccarelli, come falso 9, Caiazza a dare reparto arretrato insieme a Salto e Conti e infine Touré, sistemato come quinto di destra. Il Chieti inizia esercitando un certo predominio territoriale, ma senza mai impensierire un avversario ordinato, ma pronto a ripartire velocemente grazie alle sponde dell’esperto Infantino e allo strapotere fisico di Sall. Fino al 20” la partita vive su questo schema, ma è allora che i padroni di casa provano a spingere creando due occasioni e riuscendo ad andare a segno alla terza.

Protagonista è proprio Sall che ha la possibilità di fare 30 metri palla al piede fino alla tre quarti per poi liberare al tiro Kandinis con un diagonale che trafigge un incolpevole Servalli. Fino alla fine del primo tempo il Chieti prova a imbastire una reazione, ma i neroverdi mostrano poche idee e soprattutto poca voglia, sicuramente meno di quella che il Notaresco ha messo finora per recuperare una situazione che soltanto poche domenica fa la vedeva spacciata e invece ora la vede in vantaggio sulla terza in classifica.

Amaolo rispedisce in campo lo stesso undici che ha chiuso la prima frazione, ma poco o nulla sembra cambiato. Il Chieti prova a costruire invano senza mai risultare pericoloso. Il Notaresco non chiede altro che portare a casa quel misero gol di vantaggio, ma quando Sall vede Caiazza e Conti cincischiare con il pallone a pochi metri dalla porta non resiste: si avvicina, con la propria fisicità riesce ad impadronirsi della sfera e nel modo sporco di chi vuole davvero qualcosa riesce a raddoppiare.

È l’8’ minuto del secondo tempo e il Chieti, invece che approfittare del pareggio tra L’Aquila e Teramo per prendersi l’onore del secondo posto, sta alzando bandiera bianca. Amaolo fa quattro cambi in 9 minuti, ma le cose rimangono più o meno le stesse: i neroverdi proprio non riescono neppure a sporcare i guantoni del portiere di casa e anche i cross e i calci d’angolo sono sempre fuori portata degli attaccanti. Solo al 28’ riesce un’azione in velocità e Cordova, all’altezza del dischetto, non si fa pregare infilando il 2-1.

Potrebbe essere la svolta che altre volte ha portato il Chieti a rovesciare le partite, ma stavolta non è così. Anzi, il Notaresco colpisce una traversa e non ha molti problemi a bloccare tutte le trame proposte dal Chieti. Ci sarebbero anche 7 minuti di recupero per buttare il cuore oltre l’ostacolo, ma oggi questa squadra un cuore sembra non averlo e allora l’incontro si chiude così: 2-1 per il Notaresco e playoff che giocheremo con il Teramo. Ma a che cosa serve? Il Chieti appare svogliato, involuto, privo di idee e guizzi: non sa vincere e sembra che non gli importi neppure.

Ora la palla passa alla società che ha un anno di esperienza e un direttore sportivo il quale, prima dei giocatori, conosce gli uomini. Insieme sapranno decidere chi può ancora vestire una casacca che chiede di essere inzuppata di sudore e non fare da contenitore ad un pancia troppo piena per sentire la fame.