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Ha vinto l'esperienza e il cinismo della Sambenedettese al cospetto di un Chieti tutta corsa, cuore e grinta dal primo al novantaquattresimo minuto. Davanti a oltre 1500 spettatori, gli ospiti, seguiti da circa 300 sostenitori, portano a casa l'intera posta in palio grazie alla loro solidità di squadra e alla loro esperienza nel chiudere ogni spazio all'undici neroverde che non è mai riuscito a sfondare e creare insidie in avanti.

Primo gol nella prima frazione con una sponda al centro su corner. Impreparata la difesa teatina che lascia libero al centro un giocatore ospite che appoggia in rete indisturbato.

Il Chieti reagisce ma non crea mai pericoli se non con qualche cross dalla distanza.

Ripresa con lo stesso copione, il Chieti gioca e corre ma non sfonda e con gli ospiti bravi ad attendere per poi ripartire. Raddoppio inaspettato grazie all'indecisione nell'uscita del portiere neroverde e terzo gol dopo pochi minuti con una palombella che da 40 metri si spegne alle spalle del numero uno teatino. Prima del raddoppio da segnalare un calcio di rigore sacrosanto per il Chieti con un plateale fallo di mano che nessuno della terna arbitrale ha visto. 

Due gol fortuiti che tagliano le gambe ai giovani teatini che continuano a crederci e onorare la maglia fino al fischio finale.

Finisce tra gli applausi della Volpi che chiama a raccolta la squadra in un commovente abbraccio finale.

Una sconfitta che ci poteva stare ma assolutamente ingiusta nelle proporzioni che fa tornare i teatini con i piedi per terra ma che aiuterà a crescere.

Applausi infine al pubblico numeroso e caloroso da ambo le parti per una cornice e partita di altra categoria.

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