Stampa
Categoria: ultime notizie
Visite: 503

Quinta di ritorno per l'Eccellenza Abruzzo, dopo il turno di riposo per i neroverdi è già partita verità al Guido Angelini di Chieti che torna ad ospitare pubblico pagante
per un tetto massimo di 1000 spettatori, come da disposizioni anti contagio Covid. Fanno eccezione gli ultras della Curva Ezio Volpi, che acquistano i biglietti e non entrano
perché coerenti con quanto hanno sempre detto in passato ( le limitazioni del covid non si sposano con il nostro modo di vivere lo stadio ) al contrario di quanto fatto
dalla tifoseria aquilana il due giugno scorso per L'Aquila-Chieti, prima professata contro le limitazioni anti Covid e poi all'interno del Gran Sasso ad insultare
gli ex gemellati (coerenza questa sconosciuta!) del CHIETI.
Chiusa la parentesi legata ai tifosi, torniamo alla gara odierna che poteva sancire la vittoria matematica del campionato e l'accesso al campionato nazionale dilettanti ( o serie D ).
Purtroppo così non è stato per un mix di fattori: un arbitraggio opinabile del fischietto siciliano Spedale (molto protagonista e poco lucido!),
un ottimo Avezzano (il migliore visto in stagione) ed un calo sia fisico che mentale nel secondo tempo del Chieti, punito anche da qualche scelta sbagliata dell'ottimo
Mister Lucarelli (mai togliere Donatangelo e Fabrizi, fisicamente e mentalmente al top!).
La partita è stata bella e vibrante con il Chieti messo in campo col 3-5-2 da Lucarelli, che avanti trovano gli ottimi Fabrizi (partita da 10 in pagella) e Spadafora (un gigante!), Mister Torti
risponde con un 4-4-2, con avanti Spinola e Braghini, Pendenza in panchina tornato disponibile ma non dall'inizio. Come sempre è il Chieti a fare la gara e l'Avezzano ad agire di rimessa, al minuto 2 tiro cross insidioso di capitan Mariani che Di Girolamo disinnesca. Subito pronta la reazione ospite il 10 marsicano Spinola conclude forte ma Forti respinge di pugno. Sempre Avezzano in ripartenza al minuto 24 con Miocchi recupera una seconda palla in area teatina e calcia trovando la ribattuta della difesa del Chieti (in divisa rossa). Minuto 27 punizione calciata da Pietrantonio dalla sinistra che termina sull'esterno della rete. Minuto 41, occasionissima per il Chieti, con Spadafora che calcia a botta sicura, dopo l'assist di Farindolini, ma l'11 teatino centra in volto Puglielli Jacopo che nel tentativo di respingere tocca anche con un braccio, seppur non in modo evidente, alla maggior parte sembra rigore netto, ma Spedale da Palermo non vede nulla e lascia correre tra lo stupore degli oltre mille spettatori assiepati in tribuna. La partita è vibrante e nel finale di tempo si accende: Spadafora da grande giocatore quale lavora benissimo un pallone sulla destra, entra in area ed appoggi perfettamente per Fabrizi che controlla e mette dentro di piatto destro! 1-0 a zero ed Angelini che esplode!Termina così la prima frazione.
il Chieti inizia bene la ripresa alla ricerca del gol della sicurezza ed al minuto 55 con la girata di testa di Fabrizi lo sfiora. Subito dopo Mariani serve Spadafora ma la palla termina sul fondo
Torti inserisce Pendenza ed il Chieti mette dentro Corticchia per Donatangelo e Galli per un super Fabrizi, dopo poco anche Rodia (l'eroe del Gran Sasso) per Spadafora. il Chieti dal minuto
60 ha un calo netto sia fisico che mentale, la squadra si allunga e tiene male il campo, così i marsicani ci credono ed al minuto 65 con Spinola sfiorano il pari con una bordata dai 20 metri che il portierino neroverde devia da campione in angolo. Al minuto 75 succede l'inevitabile, Pendenza servito in profondità non viene chiuso immediatamente e da buon centravanti prende campo e incrocia un ottimo mancino sul secondo palo che si spegne in rete per il pari che gela lo stadio (me compreso!). Il Chieti risponde più per volontà e con poca lucidità e mariani da buona posizione col piatto volante non inquadra la porta ospite. Finale con il Chieti stanco che rischia e perde palloni sbagliando passaggi ( a livello tecnico ) come mai in questo mini torneo, così al 92 Blanco appoggia per Vincenzi che di va vicino alla marcatura, ma l'ottimo Forti nega il goal al marsicano, minuto 93 Hyka si butta platealmente (meritando il giallo, come fatto con Fabrizi) quando gli si fa incontro Corticchia ed il pessimo Spedale decreta un rigore ridicolo: sul dischetto Pendenza, che centra il palo e la partita finisce 1-1, con il Chieti che fallisce il primo match-ball e mercoledì ore 15 deve andare a vincere a Capistrello (dove L'Aquila rischiò di perdere) per poter avere la matematica promozione in D. Ora più che mai Forza Chieti!

la chiave tattica