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Categoria: Le interviste
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(F.Z.) Nel gruppo dei nuovi under del Chieti c'è un ragazzo cresciuto nel settore giovanile della Roma che va seguito con estremo interesse. 18 anni compiuti il 24 giugno, gioca a centrocampo, si è messo in grande evidenza nelle varie rappresentative giallorosse (Under 17 e 18), domenica ha anche realizzato il suo primo gol in maglia neroverde. È Flavio Cantarelli. Non è parente di Mario, capitano del Chieti in una lontana stagione, che ora promette: "Verrò sicuramente a vederlo allo stadio Angelini, spero renda onore al nome, come un altro seppe fare tanto tempo fa".
Flavio per la prima volta affronta un'esperienza professionale lontano da Roma. Com'è andato l'approccio con la nuova realtà? "Direi molto bene - spiega - mi sono subito ambientato e mi sento pienamente uno del gruppo. Devo ringraziare i compagni, lo staff e la società se sono riuscito a inserirmi in fretta e senza alcun problema, sono stati tutti molto disponibili e gentili. Con alcuni compagni ho fatto anche un giro in città che ho trovato molto bella. Ci sono tanti angoli interessanti ma da vedere con calma. Cosa che mi riprometto di fare". 
Che tipo di centrocampista sei? "Credo di avere una certa duttilità in campo, ho giocato sia da mediano sia da interno e inoltre mi piace partecipare tanto all'azione difensiva quanto a quella offensiva. Del resto oggi l'evoluzione del gioco richiede sempre maggiore prontezza nella copertura degli spazi". Il tuo modello di riferimento? "Da romano e romanista ho sempre avuto in mente l'esempio di Daniele De Rossi".
La tua carriera conosce ora una prima svolta. Lontano da Roma, sei approdato a Chieti per disputare un campionato di serie D. "Mi rendo conto che il Chieti rappresenta per me una tappa di fondamentale importanza sul piano professionale e direi anche sotto l'aspetto umano. Perché devo gestire da solo le mie giornate e questo aiuta a crescere. Come calciatore spero ovviamente in una stagione di buoni risultati per me e per la squadra. Siamo un gruppo unito, affiatato, l'intesa è senz'altro destinata a crescere. Le premesse mi sembrano buone, il campo poi dirà la parola definitiva". Come under ti aspetti un impiego costante, cosa ti ha detto l'allenatore Lucarelli? "Finora abbiamo parlato in poche occasioni ma i primi contatti mi hanno fatto pensare a un tecnico bravo, tra noi c'è stata subito sintonia, so che devo essere io, attraverso il lavoro, a meritarmi un utilizzo continuo". Hobby, tempo libero, vita privata? " Non sono fidanzato, il tempo libero mi piace trascorrerlo con gli amici della zona dove abito a Roma, quella di viale Marconi. Spero presto di poter tornare a casa per qualche giorno e rivederli". Hai un nonno che è il tuo primo tifoso. "Sì, nonno Giancarlo. Mi auguro di fare qualcosa d'importante con il Chieti, da dedicare proprio a lui".
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