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Il Chieti impatta 0-0 contro l’Angolana che riesce a fermare la capolista con una partita accorta e che gli ha permesso anche di arrivare due volte al tiro trovando però la puntuale risposta di Alonzi. Mister Lucarelli deve fare a meno di Di Ciccio, Ronzino e Di Lallo, affetti da un’influenza che in settimana ha creato più di un problema anche ad altri giocatori neroverdi. A spalleggiare capitan Ricci e Scutti ci sono dunque Di Natale e Marwan. La prima mezz’ora vede un Chieti poco incisivo, rallentato dal terreno di gioco che impedisce di costruire il gioco e dare i colpi di acceleratore necessari a dare le spallate decisive. La prima conclusione pericolosa è invece proprio degli ospiti, ma gli ultimi 15 minuti il Chieti va in crescendo e va vicino al gol con Toro e Delgado, fermati d’istinto da un Abate oggi in stato di grazia. I teatini tornano in campo con la voglia di chiudere la partita e collezionano altre due occasioni: una con Toro e un’altra con Micciché che cincischia inspiegabilmente di fronte alla porta. Lucarelli tenta allora di dare la scossa mettendo in campo Calvarese, Cellucci e Rodia che, a 5 minuti dalla fine, all’interno dell’area rimette al centro in rovesciata e sul secondo palo arriva Micciché che la spara dentro, ma l’assistente di una terna arbitrale dalla designazione quantomeno discutibile alza la bandierina per fuorigioco. L’ultima occasione è per l’Angolana con Ndiaye, ma sarebbe stata una punizione troppo grande per un Chieti che oggi non è riuscito ad essere efficace e spietato come in altre occasioni. Sugli spalti era presente anche Gabriele Consorti che all’uscita ha commentato: «Un buon punto. Queste sono partite difficili, che vivono sul filo del rasoio e che si possono anche perdere». Pochi minuti dopo incrociamo anche mister Alessandro Lucarelli che sostanzialmente conferma le impressioni dell’“avvocato”: «Poteva andare meglio – ma va bene così: prendiamoci il punto e pensiamo a vincere la prossima partita con il Miglianico».

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