di Franco Zappacosta
 
Ecco un ragazzo con la testa sulle spalle. Ha 21 anni compiuti il 29 marzo Gianmarco Cito, nuovo centrocampista del Chieti, ma parla con una maturità che stupisce. "Sono un calciatore ma voglio proseguire il mio corso di studi e arrivare in fondo. Finora sono riuscito ad abbinare i due impegni, calcio e università, adesso a Chieti le cose saranno più facili". Già, perché un conto è abitare a La Spezia e farsi il viaggio fino a Chieti per sostenere gli esami, altra cosa è avere Università e campo nel giro di qualche chilometro. Cito infatti è iscritto alla d'Annunzio facoltà di scienze motorie e ora ha firmato il contratto che.lo lega alla squadra neroverde. Meglio di così...
Gianmarco è nato a Putignano, mare di Bari. "Ma la famiglia è originaria di Taranto. I miei si sono trasferiti a La Spezia parecchi anni fa perché mio padre lavora nel settore della cantieristica navale. Ho mosso i primi passi nel vivaio dello Spezia dove ho fatto tutta la trafila dai pulcini alla Primavera. Poi ho giocato sempre in squadre toscane" come Real Forte (dei Marmi) e Massese collezionando 74 presenze in serie D (comprese quelle con la ligure Fezzanese).
Il consulente di mercato neroverde Tony Iannotti con Giammarco Cito dopo la firmaGianmarco varca per la.prima volta i confini tosco-liguri per venire in Abruzzo. "Bellissima regione, ho imparato a conoscerla e ad apprezzarla da quando sono iscritto alla d'Annunzio. Dopo un anno sabbatico ho deciso di riprendere gli studi a Chieti non essendoci l'obbligo di frequenza cosa che mi ha consentito di abbinare bene le due cose. Ora ci riuscirò anche meglio... Vengo dal liceo scientifico e mi piacerebbe arrivare alla laurea. In tutto questo vedo un segno del destino. Università di Chieti e maglia neroverde, può essere per me l'anno della svolta. Conosco già Pescara e Chieti dove negli ultimi tempi sono capitato spesso in occasione degli esami, ora mi riprometto di viverla più intensamente".
Che tipo di calciatore sei? "Mi sento molto professionale perché quando entri nel mondo spezzino ti inculcano subito certi valori che io conservo ancora, li porto sempre con me. In campo mi piace correre tanto ed essere al servizio del gruppo. Credo di poter dire che in partita il mio impegno è sempre massimo, do il 110 per cento. Alla fine maglia bagnata di sudore... E inoltre preferisco attaccare più che difendere, inserirmi anche a caccia del gol.
Spero di farne parecchi nel Chieti". Il tuo modello? "Fin da ragazzino ho avuto presente Marchisio come riferimento per la dedizione e la qualità del suo gioco. Ora l'esempio è Isco del Real. Mi dicono che per struttura fisica e aspetto gli somiglio. Ma alla fine bisogna essere se stessi...". Obiettivi? "Impormi all"attenzione disputando un campionato ad livello nel Chieti. Questa è una maglia che già sento profondamente mia".
Condividi
Pin It