Riceviamo e pubblichiamo le dichiarazioni di Cristian Pollio
 
Non certo sono stupito del mio allontanamento dal ruolo di direttore generale della Chieti Calcio perché da mesi avevo espresso al presidente ed altri collaboratori perplessità circa il mancato ingresso di nuovi soci durante l'anno in corso considerandolo un problema di primo ordine da affrontare molto prima della fine del campionato.
Nulla toglie ai meriti di tutti per quello che si è fatto fino ad ora ma essendo dentro la società ho capito che il modo di gestire l'esercizio economico di quest'anno non avrebbe portato FC Chieti Calcio molto lontano se riproposto l'anno venturo.
Questa divergenza di vedute ha creato una frattura sempre più profonda tra il sottoscritto ed il presidente fino a quando sono venuto a sapere in modo indiretto dall'addetto marketing Pino Di Giovanni e dall'addetto stampa Stefano Aquila che il sottoscritto non poteva più rilasciare interviste o comunicati per conto della Chieti Calcio in quanto tale liceità era solo ad appannaggio del presidente e del mister fino al termine della stagione.
Non ho dichiarato il mio dissenso a mezzo stampa fino ad oggi per il bene della squadra ma quanto successo alla fine della partita odierna ha superato ogni limite imposto dal mio modo di essere e dall'educazione ricevuta: infatti a fine gara ricevevo un invito a rilasciare una dichiarazione dal giornalista scamurra di a tutto calcio ma L'addetto Stampa della Chieti Calcio informava,in mia presenza, il giornalista di non prendere nessuna dichiarazione dal sottoscritto su ordini del presidente.
A questo punto il disappunto e l'imbarazzo  hanno preso il sopravvento perché mi veniva vietato di fare pubblicamente i complimenti alla squadra e perché dovevo tacere non avendo fino a quel momento  avuto nessun comunicato ufficiale che mi imponesse il silenzio, situazione di solito che si instaura nei momenti difficili di un campionato e non certo in prossimità della vittoria finale.
Ho chiesto subito chiarimenti al presidente il quale aveva però necessità di allontanarsi urgentemente dal impianto sportivo e nemmeno accelerando il passo sono riuscito a raggiungerlo a piedi mentre si allontanava non curante di rispondermi avendo ben chiaro  quale fosse il motivo del mio disappunto.
Prevedevo l'epilogo dell'esonero e la profezia si è avverata
È giusto che sia lui a decidere essendo il presidente indipendentemente da quello che il sottoscritto abbia o non abbia fatto nell'anno calcistico in corso.Gli  auguro  di scrivere pagine importanti nel futuro del Chieti aggregando e non dividendo, tenendosi vicino persone che, seppur contrarie a certe scelte, possano liberamente esprimere le proprie perplessità senza essere taciute o messe alla porta. Forza Chieti e domenica sarò allo stadio,acquistando il biglietto e tifando, certo che nessuno potrà impedirmi di seguire la squadra che ho costruito.
 
Condividi
Pin It