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ChietiAmiterninafinaleSilviMarina06022019

La maledizione delle finali colpisce ancora e il Chieti perde contro l’Amiternina quella della Coppa Italia di Eccellenza per 2-0 sul campo di Silvi Marina. Davanti a 500 persone la compagine di Scoppito e riuscita a fare sua una partita stregata e che è stata magistralmente diretta da una terna arbitrale che, oltre ad una Di Sante Marolli destinata indubbiamente a grandi palcoscenici come direttore d’orchestra, ha potuto contare su due primi violini (guardialinee) che, o non hanno capito la regola del fuorigioco o avevano ricevuto uno spartito che prevedeva solo il movimento a levare, o meglio: a sollevare la bandierina ogni volta che i giocatori neroverdi riuscivano a perforare la linea difensiva avversaria. I ragazzi di Lucarelli ci hanno però messo anche del loro dilapidando numerose situazioni favorevoli e facendo in modo che il portiere avversario di esaltasse salvando il risultato in almeno 3 o 4 occasioni. Invece l’Amiternina ha trovato un gol all’inizio, grazie anche ad una deviazione, e l'altro nei minuti di recupero mettendo il sigillo a una partita conquistata con tanta volontà e la fortuna di aver trovato un’altra buona volontà. Ora tocca dimenticare anche quest’altra amarezza e pensare a ciò che conta di più, ovvero il campionato.