La prima volta che lo vedi, pensi di averlo già visto, ma non sai dove. Poi capisci che gli manca solo la tuta da Uomo Ragno per essere un sosia praticamente perfetto di Toby Maguire. Per nostra fortuna, indossa la maglia neroverde, ha l'Achille a cavallo sul petto e si chiama Lorenzo Carosone, attaccante classe 1992, approdato al Chieti FC Torre Alex dopo una stagione trascorsa al Paterno, in Eccellenza con 16 gol all’attivo. Il suo mestiere non sono i ciak, ma i gol; piuttosto che bucare gli schermi, lui pensa a bucare le difese e, invece di spargere ragnatele, la sua passione è gonfiare le reti.  Nelle prime due partite di campionato ci è già riuscito tre volte, cifra che ne fa l’attuale capocannoniere del girone, insieme a Giuseppe Soria (Val di Sangro), ma oltre al numero delle marcature, è stato il loro peso a fare la differenza.

Lorenzo Carosone, l’uomo dei due match: sei stato tu infatti a sbloccare sia la partita casalinga contro il Delfino Porto Flacco Pescara sia contro lo Sporting Casolana. Questo come ti fa sentire? Come un leader o semplicemente come una parte di questa squadra?

«Stiamo bene e i risultati lo dimostrano. Poi non importa chi sblocca la gara, io o un mio compagno, è la stessa cosa. Io un leader? No, preferisco volare basso. Vedremo di partita in partita».

Hai giocato le prime due partite da titolare fondamentalmente perché Catalli doveva scontare due giornate di squalifica. Pensare che domenica prossima probabilmente dovrai sederti di nuovo in panchina ti dispiace oppure ti metti a disposizione del mister con animo tranquillo e… succeda quel che succeda?

«Mi metto sempre a disposizione del mister. Con Giuseppe poi siamo amici (insieme sono stati la coppia delle meraviglie nel Paterno la scorsa stagione, ndr): se entriamo io o entra lui in campo è indifferente. Certo che mi piacerebbe giocarci insieme perché è forte e fare gol con lui è più facile, ma vedremo che cosa dice il mister. Io comunque mi metto a disposizione e qualunque cosa lui decida, mi sta bene perché tutti i miei compagni sono veramente all’altezza».

Conoscere il vostro valore vi aiuta sicuramente a rispettarvi e a rispettare le scelte del mister…

«Sì sicuramente. Siamo un bel gruppo, di persone che si stanno conoscendo e che si conoscevano già. Ma siamo tutti ragazzi bravi, siamo tutti giocatori forti.  E per fortuna, il mister ha di questi problemi nel fare la formazione per la domenica».

Contro il Delfino abbiamo visto il carattere della squadra, che ha tenuto duro e insistito un’ora, senza mai scomporsi o innervosirsi, prima di pareggiare per poi dilagare. Con lo Sporting Casolana invece non arrivavate in porta con la stessa facilità e avete sofferto un po’ di più. Come mai secondo te?

«È stata una questione di spazi a disposizione e tattica secondo me. L’altra volta dovevamo pareggiare e abbiamo premuto, stavolta dovevamo passare senza correre rischi. Diciamo che l’altra volta abbiamo avuto carattere, stavolta invece pazienza: abbiamo aspettato, abbiamo trovato l’occasione giusta e, dopo il 2-0, anche la tranquillità per giocare e segnare altri due gol».

Raccontaci delle tue sensazioni all’Angelini: la tua prima partita in neroverde, la prima di campionato e in notturna in uno stadio come quello teatino…

«Innanzitutto dico che è sempre bello giocare in notturna.  È stato veramente bello, ma andare sotto e poi vincerla segnando una doppietta è stato davvero bellissimo! Non potevo aspettarmi di meglio come esordio, e poi farlo all’Angelini di fronte a 500 persone, che per la Promozione sono tante, non capita tutti i giorni. È stata davvero una bellissima serata e speriamo che ve ne siano altre, magari con molti più tifosi a supporto».

A proposito dei tifosi. Che cosa ti aspetti dal pubblico? Ti accontenteresti di una tifoseria come quella di ora che vi applaude semplicemente oppure una davvero “incazzata”?

«Noi vogliamo innanzitutto che i tifosi ci applaudano e ci sostengano sempre. Starà a noi portare la fazione più “incazzata” dalla nostra parte. Se ci riusciremo, ben vengano! Noi dobbiamo solo continuare come stiamo facendo e poi speriamo…»

Secondo te, quante partite questo Chieti FC può perdere? Perché, al di là della fatica relativa che fate per sbloccare la gara, quando ci riuscite poi siete devastanti: asfaltate gli avversari.

«Spero nessuna, ma le insidie di questo campionato sono tante e, al di là dei risultati che abbiamo fatto, le partite sono tutte difficili, cominciano tutte con lo 0-0 e hanno tutte una storia a sé. Speriamo di continuare così, imbattuti».

Prossimo appuntamento, che tu ci sia o no, sarà un’altra battaglia e lo sarà sempre di più perché vi aspetteranno tutti al varco. Come bisogna affrontarlo?

«Con la testa e la concentrazione. Io mi aspetto una partita molto simile alla prima di campionato: una squadra che viene a pareggiare e starà a noi sbloccarla. Secondo me, le prossime partite in casa dovremo essere bravi a sbloccarle il prima possibile e poi sarà più facile farle nostre. Speriamo almeno che sia così».

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