Giglie25022018

Il Chieti perde 2-1 a Giulianova e lascia partire l’ultimo treno per riavvicinarsi alla capolista dopo una partita generosa giocata su un terreno di gioco pessimo e per larghi tratti sotto i fiocchi di neve. I giallorossi si sono dimostrati ancora una volta più forti, ma anche i teatini ci hanno messo del proprio commettendo errori che si sono rivelati fatali. Pessimo infine l’arbitraggio del signor Fabio Cattaneo di Monza che ha distribuito cartellini gialli a senso unico fino a dare il doppio a Fruci spalancando – di fatto – la porta ad una squadra che ha dimostrato di poter risolvere le partite come e quando vuole grazie alla qualità dei propri giocatori e all’abbondanza della propria panchina.

Si decide tutto nel secondo tempo quando al 67’ Lenart, dopo uno svarione difensivo, riesce a ribattere in rete un tiro di Tozzi Borsoi parato da Salvatore. Basta però un giro di lancette perché il Chieti pareggi i conti con un tiro imprendibile di Catalli il quale, dal limite dell’area, si inventa un missile che si infila nel sette alla sinistra di Orsini. I neroverdi, che dall’inizio della ripresa hanno anche Lalli in campo al posto di un comunque brillante Calderaro, ripredono coraggio, anche perché i padroni di casa stanno giocando con Tozzi Borsoi 10 metri dietro a Di Paolo e devono rischiare qualcosa se devono vincere. Lalli manca di un soffio l’aggancio che lo avrebbe messo in condizione di puntare direttamente la porta.

La svolta arriva al 72’ quando De Fabritiis sbaglia il disimpegno e Fruci deve intervenire sull’avversario atterrandolo. La dinamica è la stessa di un fallo subito da Catalli nel primo tempo nello stesso punto, ma l’arbitro, che nel primo caso aveva mosso la mano solo per portarsi il fischietto alla bocca, stavolta estrae il secondo cartellino giallo per il numero 6 che lascia così i propri compagni in 10. Marino mette Giannini per Felli mentre Piccioni butta dentro Vitelli che all’82’ si libera dei suoi marcatori e riesce a far partire un diagonale che fissa il risultato sul 2-1. A questo punto Marino rischia anche il debuttante Marinelli richiamando Selvallegra in panchina, ma il Chieti ha evidentemente subito il colpo e non riesce più a rendersi pericoloso. Al contrario, il Giulianova potrebbe arrotondare per 3 volte il risultato con altrettante conclusioni che fanno la barba al palo.

La vittoria consegna virtualmente – se c’era ancora bisogno di conferme – il campionato ad un Giulianova che ha meritato anche al netto dei demeriti di un Chieti volitivo e di un pubblico di casa che non si è accontentato di incitare la propria squadra, esponendo invece vessilli di mammiferi acquatici che nulla hanno a che fare con l’onore di una piazza meritevole come quella teatina di solcare palcoscenici migliori con i propri colori, non certo con quelli di altri. Quanto all’onore del Chieti, ci sono ancora 7 partite per difenderlo e arrivare ai playoff nelle migliori condizioni, a cominciare dalla conquista del secondo posto che è l’obiettivo minimo per una squadra che si chiama Chieti e gioca nel campionato di Eccellenza.

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