Una sconfitta, un pareggio e una vittoria alle quali sommare le due in Coppa Italia. Non è il bottino di una schiacciasassi, ma di una squadra in crescita che ha inaugurato, con i suoi primi 3 punti in campionato, una settimana che vedrà il Chieti FC 1922 impegnato per 3 volte. Dopo l’1-0 contro la RC Angolana, oggi è la volta dell’Amiternina prima di ospitare il Penne degli ex Camporesi e D’Addazio e che in attacco schiera un certo Mario Orta.

Prima di tutto, guardiamo all’infermeria: come sta Daniele Fruci?

«Mi dispiace perché perdiamo un giocatore di personalità per un episodio che ne succedono 100 all’anno senza conseguenze, invece lui è dovuto andare in ospedale e dovrà subire un intervento. Il ragazzo è ovviamente un po’ preoccupato, ma sta meglio rispetto al dolore e ai giramenti di testa della sera di domenica».

Come pensate di ovviare a questa assenza importante e che si annuncia anche prolungata?

«Innanzitutto dobbiamo capire l’entità dell’infortunio e del recupero. Al momento non abbiamo certezze definitive sui tempi. Dopo l’intervento vedremo come procedere».

Per Costantini invece si tratta di una cosa lieve, speriamo…

«Sì, una semplice elongazione del muscolo flessore. Domani (oggi, ndr) non sarà sicuramente della partita, forse potrà esserlo domenica. Per fortuna, lui si è accorto del problema e lo abbiamo tolto subito dal campo, altrimenti si sarebbe stirato o, peggio ancora, strappato».

Quale sarà allora la difesa che schiererai a Scoppito contro l’Amiternina?

«Sono ancora indeciso se mettere un under o un senior. Di sicuro sposterò De Fabritiis al centro accanto a Patacchiola e porterò anche Calderaro. Ho visto il ragazzo molto meglio della settimana scorsa, molto voglioso. Non so ancora se all’inizio o a nel corso della partita, ma una parte della gara la farà sicuramente».

Questa partita è come le altre o ha un significato particolare?

«Io ho parlato alla squadra e ho detto queste parole: questa settimana possiamo dare un nome e un cognome al nostro campionato. Non ho voluto caricarli ulteriormente, perché credo che la loro tensione sia già alta, ma dobbiamo giocare con attenzione perché questo è un campionato difficile. Io lo conosco bene e quest’anno si è livellato in alto  perché ci sono molte squadre attrezzate e organizzate da una nuova generazione di allenatori giovani e bravi. Mi aspetto tutte partite difficili, anche con l’Amiternina che ha vinto a Capistrello e non meritava certo di perdere né con il Penne né con il Miglianico. Noi non siamo inferiori, ma dobbiamo giocare con attenzione».

La squadra è in crescita secondo te?

«La squadra domenica mi è piaciuta. Ha giocato un po’ contratta e non ha preso gol, anche se abbiamo rischiato con un paio di stupidaggini. Siamo comunque riusciti a collezionare qualche occasione nel primo tempo e abbiamo anche segnato un gol regolarissimo, ma che ci è stato annullato. In questo momento penso che va bene così: l’importante è, per adesso, che rischiamo poco e acquisiamo sicurezza ed equilibrio».

Il gol della vittoria è stato comunque bello, con un’azione da manuale da parte degli uomini di maggiore qualità di questa squadra: tocco di Fanelli, lancio di prima di Catalli che libera Lalli e pallonetto in corsa. Un’azione in velocità che esprime a pieno le doti di ognuno e che può dare consapevolezza a tutta la squadra dei propri mezzi. Lo pensi anche tu?

«Noi abbiamo margini di miglioramento, ma questo è un campionato diverso. A me piace giocare al calcio e in attacco e l’ho dimostrato lo scorso anno: 106 gol non sono un caso. Però in questo momento è fondamentale trovare l’equilibrio facendo punti. La squadra è rinnovata al 60% e ci sono molti giovani. Mi piacerebbe poter mettere Catalli sempre in campo perché è un giocatore che ho voluto fortemente e che vorrei far giocare sempre. Al momento però sta recuperando da un infortunio e non ha 90 minuti nelle gambe. Una volta trovato questo equilibrio, potremo cercare di fare un bel gioco e osare di più. Purtroppo il campo da gioco dell’Angelini è in condizioni davvero pessime e non ci aiuta. Detto questo, possiamo sicuramente crescere perché stiamo lavorando bene e da parte dei giocatori c’è dedizione massima. Sono sicuro che presto questo porterà risultati».

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